CATANIA – È stato presentato, nei giorni scorsi, presso la sede del Teatro Stabile di Catania il cartellone della stagione 2024-25. Piene di gratitudine sono state, in questa occasione, le parole del presidente del Teatro, Rita Gari Cinquegrana, la quale ha voluto ringraziare la Regione Siciliana, il Comune di Catania e la Città Metropolitana che hanno premiato il lavoro e la progettualità assegnando, già da due anni, un maggior contributo al Teatro Stabile di Catania.
“Adesso – ha proseguito la presidente – per continuare ad operare bene per Catania, per il nostro Teatro, per tutti i lavoratori, è importante che ognuno faccia la sua parte, che i nostri soci possano assicurare contributi adeguati a proseguire nel cammino intrapreso e consolidare, ulteriormente, quel rapporto strettissimo che c’è sempre stato tra il Teatro e la sua città”. E di certo, viste le proposte della stagione 2024-25, non sarà difficile cogliere l’invito.
Trenta spettacoli in programma, tra cui sedici produzioni e quattordici ospitalità. Sotto la direzione di Graziano Piazza, la nuova stagione proporrà al Teatro Verga numerosi titoli classici celebri, ma anche tanti testi di drammaturgia contemporanea. Mentre a Sala Futura la programmazione sarà più centrata sull’innovazione e le nuove generazioni. Il claim scelto è già tutto un programma: c’è chi lo vedrà come un’affermazione e chi come un’esortazione. Di certo lo slogan dell’anno che lo si legga “àppassionati” o “appassiònati” è di buon augurio.
La stagione vedrà la sua apertura alla Sala Verga con un evento straordinario, una serata d’onore curata dallo stesso direttore Piazza e dedicata al grande maestro del teatro italiano, Gabriele Lavia, che leggerà Giacomo Leopardi. Non passa inosservata la presenza di tre dei più grandi autori russi: Lev Tolstoj, Anton Čechov e Nikolaj Vasil’evič Gogol’. Il primo ad andare in scena è “Guerra e pace” di Lev Tolstoj. Il grande Peter Stein propone invece “Crisi di nervi”, i tre famosi atti unici di Anton Čechov: “l’Orso”, “I danni del tabacco” e “La domanda di matrimonio”. E, non ultimo, “L’ispettore generale” di Nikolaj Vasil’evič Gogol’, scrittore russo considerato il precursore del realismo magico, con l’interpretazione di Rocco Papaleo, attore amatissimo dal grande pubblico.
Si proseguirà con “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo. Mentre Arturo Cirillo tornerà a Catania in veste di regista e protagonista con il “Don Giovanni”. Tra i titoli legati alla drammaturgia contemporanea spicca “A torto o a ragione” del sudafricano Ronald Harwood, e “Il male oscuro” di Giuseppe Berto considerato un caposaldo della letteratura italiana, un testo diventato famoso anche per un film realizzato da Mario Monicelli e interpretato da Giancarlo Giannini.
Solo alcuni dei titoli in programma: “La strana coppia” con Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia; “Dove eravamo rimasti”, il nuovo spettacolo di Massimo Lopez e Tullio Solenghi. E poi gli spettacoli per le scuole tra cui “La pianta della parola”, affascinante fiaba di Luigi Capuana, che vedrà l’adattamento e la regia di Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi, due attori nati nella Scuola d’arte drammatica dello Stabile, fondatori di “Buio in sala” scuola di teatro molto attiva sul territorio.
Ad aprire la programmazione alla Sala Futura sarà lo spettacolo “Amori rubati”, un progetto dedicato alla violenza sulle donne, due monologhi tratti dal libro “L’amore rubato” di Dacia Maraini e adattati per la scena dalla stessa autrice. Innumerevoli anche i progetti per i più giovani, tra cui i Matinée per le scuole. Ed ancora, i progetti per l’alternanza scuola-lavoro con “Giovani critici cercasi”; le professioni del teatro e l’educazione alla lettura e ai metodi narrativi (percorsi formativi). Insomma, un’agenda ricca di eventi per lo Stabile, in questa sua nuova stagione.