Dopo il successo di pubblico e di critica nazionale ed europea quasi ventennale che ha avuto il rifacimento del Much Ado about nothing di Camilleri e Dipasquale nel Troppu trafficu ppi nenti, debutta sul palcoscenico del Must Musco Teatro di Catania venerdì 25 ottobre 2019 alle ore 21, Troppu trafficu ppi Carrubba, testo e regia di Giuseppe Dipasquale.
Lo spettacolo replicherà sabato 25 ottobre alle ore 17,30 e 21,00 e domenica 27 alle ore 17,30
“Complice il mio amico e grande artista quale è Mimmo Mignemi, – spiega il regista, Giuseppe Dipasquale – che mi è stato vicino per diciasette anni di successi del Troppu trafficu ppi nenti, scritto a quattro mani con Andrea Camilleri, dove egli interpretava il personaggio di Carrubba, mi sono deciso a scrivere un sequel, uno spin off, come si dice adesso, comico su questo personaggio. Carrubba, appunto, è personaggio fra i più comici della storia del teatro di tutti i tempi, e riesce a far faville nella combinata di banda sgangherata che forma insieme a Sorba e Ugo come guarnigione o, come direbbe lui guarnizione, del Duca Lionatu di Missina. Il nome significa letteralmente “bacca di cane”, in riferimento ad un particolare tipo di frutto selvatico (probabilmente l’uva spina) tipico del bacino del Mediterraneo. La sua estrazione sociale è inferiore a quella di altri personaggi: nel confronto con loro il linguaggio del poliziotto va incontro ad inevitabili papere linguistiche.”
A completare il cast una squadra di eccellenti attori che, a partire da Valeria Contadino, nel ruolo di Ofelia moglie di Carrubba, insieme a Cosimo Coltraro (Dottor Fiordipisello), Rita Abela (Jenny), Valerio Santi (Sorba) e Francesco Russo (Ugo lo Stillongo), sviluppano una storia originale, la quale, attraversando la sua fonte originaria, procede decisamente in una direzione del tutto nuova. Qui i personaggi vivono la stessa linea temporale del modello shakespeariano, ma vivono una azione del tutto diversa. Le musiche originali del M° Matteo Musumeci aiuteranno a traslare nell’immaginario crocevia mediterraneo di magheggi anche questa nuova vicenda.
“Lo sproloquiare comico di Carrubba, Sorba e Ugo – continua il regista e autore – “che vivrà in questa commedia situazioni di servizio e domestiche insieme, saranno insaporite da una storia personale che confermerà la grandezza umana e umile insieme di queste figure nata dalla fantasia di un genio teatrale come William Shakespeare e tenute in vita molto più modestamente dalla penna del sottoscritto.”
Proseguendo il lavoro linguistico del precedente testo, anche qui la lingua siciliana illustre viene ricostruita nelle sue scaturigini più nobili e popolari insieme, con qualche spazio per la modernità del proverbiare e scelte fonetiche che appaiono insolite oggi, ma che dovevano essere consuete in corti dove il latino era la lingua diplomatica.