Domenica dieci ottobre alle 21 nel Cortile Platamone, ingresso libero per il “Cyrano de Bergerac”, di Edmond Rostand, riadattato e diretto da Rita Re, direttore artistico del Teatro Stabile di Mascalucia, la Compagnia fondata dal padre Mario Re e a lui intitolata.
Lo spettacolo concluderà la VI edizione del “Gran Premio Nazionale Teatro Amatoriale”, evento inserito nel cartellone del Catania SummerFest patrocinato dalla Regione Siciliana, dal Comune di Catania, dalla città Metropolitana del Comune di Catania, dai Comuni di Nicolosi, Mascalucia e Gravina, promosso dalla Fita, Federazione Italiana Teatro Amatori, presieduta da Carmelo Pace e organizzata proprio dallo Stabile di Mascalucia e dal Comitato Regionale Fita Sicilia.
“Dopo aver conquistato il premio nazionale Fita Italia 2019 per la categoria miglior spettacolo classico – ha detto la regista Rita Re -, ecco Cyrano, che ci ha dato tanto umanamente e professionalmente: miglior spettacolo al Premio Ulisse ci ha dato il diritto di partecipare, questa volta da concorrenti, al Gran Premio del Teatro Amatoriale 2022”.
Sempre all’interno del premio Ulisse lo spettacolo è valso il premio come miglior Attore Protagonista, interprete di Cyrano e alla regia di Rita Re. Ed è in finale al premio Mecenate XL della regione LAzio, la cui fase finale si terrà a Roma nel mese di dicembre.
Lo spettacolo dipinge un delicato e struggente gioco a tre in cui Cyrano, interpretato da Andrea Zappalà, il bel Cristiano (Daniele Triolo) e Rossana (Adriana Cesarotti). Gli altri attori in scena sono Andrea Luca, Santi Consoli, Fabiano Casella, Giovanni Pulvirenti, Santo Palmeri, Francesco Pettinato, Mario Rocca, Marzia Bisicchia, Flavio Palmeri, Luisa La Carrubba, Grazia Zappalà, Sara Caruso, Sofia Milazzotto, Mario Pulvirenti, Daniele Virzì, Maurizio Barbera
“E’ stato – ha detto Rita Re – uno degli spettacoli più amati dal pubblico non solo dai nostri fedelissimi ma anche da chi ha imparato a conoscerci proprio grazie a questa messa in scena rimasta nel cuore di tutti”.
Ad arricchire la resa della pièce l’utilizzo del video mapping e del ligth design che, insieme all’essenziale scenografia curata da Mario Rocca, Alfio Nicolosi e Massimo Maria Missiato – cui si deve anche il gioco di luci -, e le struggenti musiche di Giuseppe Palmeri, tratte dall’album “Pictures”, avvolgono i protagonisti di un’aura mistica.
I costumi di scena, realizzati da Graziella Villardita e Cettina Poma, tra pizzi, broccati impreziosiscono l’impeccabile lavoro di gruppo.