ROMA – Nell’annus horribilis della pandemia, crescono audience e tempo trascorso davanti alla tv lineare e si assiste anche ad una crescita mai vista prima della “televisione fuori dal televisore”: 7,3 milioni di italiani guardano su internet programmi televisivi che vanno in onda in contemporanea sulla tv lineare e sono cresciuti del 24,6% nell’ultimo anno, 4,2 milioni lo fanno dallo smartphone. È quanto si legge nel quarto Rapporto Auditel-Censis, “L’Italia multiscreen: dalla smart-tv allo schermo in tasca, così il Paese corre verso il digitale”, presentato a palazzo Giustiniani.
Esplode la domanda di contenuti televisivi su siti specifici, a pagamento o gratuiti, con oltre 24 milioni di italiani che si collegano a internet e utilizzano le applicazioni on demand, cresciuti dell’48,4% nell’ultimo anno, e 16 milioni e 600.000 che guardano questi contenuti più volte a settimana.
Nel 2021 nelle case degli italiani ci sono 119,4 milioni di schermi, con una media di 5 per ogni famiglia: nel 2019 erano poco più di 112 milioni. Dall’inizio dell’emergenza pandemica ci sono circa 7 milioni di schermi in più. Crescono soprattutto smartphone e smart Tv: gli smartphone hanno superato i 48 milioni e le smart Tv superano i 15 milioni. Ma crescono anche i pc collegati, che sono quasi 20 milioni e i tablet, che sono 7,7 milioni. Le televisioni di nuova generazione rappresentano degli ulteriori device che gli italiani possono utilizzare per collegarsi ad internet e svolgere alcune attività a distanza.
Nel rapporto si legge che il 96,9% delle famiglie italiane ha in casa almeno un televisore, mentre 700.000 famiglie, il 3,1% del totale, non possiedono una tv. Nove milioni e 200 mila famiglie (il 38,6% del totale) possiedono solo un televisore, 9 milioni e 400.000 famiglie (il 39,2%) hanno due televisori, 3 milioni e 500.000 (il 14,6%) ne hanno tre, e 1 milione e 100.000, il 4,6% del totale, ha 4 o più televisori.
Circa sei milioni di apparecchi (il 13,2% del totale) si possono considerare quasi degli elementi di antiquariato perché acquistati più di 10 anni fa; a questi oggetti vintage va sicuramente aggiunta una fetta consistente dei 12 milioni di televisori per cui non è possibile ricostruire la data dell’acquisto.
Già oggi quasi 4 milioni di individui utilizzano la smart Tv per navigare sui siti internet. Il 90,2% delle famiglie italiane, 21,6 milioni in valore assoluto, è collegato ad internet, in crescita del 3,6% negli ultimi due anni. Il 59,4% ha connessione sia domestica che mobile: si tratta di oltre 14 milioni di famiglie, cresciute del 6,2% dal 2019 ad oggi.
Quasi 50 milioni di italiani con più di 4 anni, l’85,6% del totale, si sono collegati almeno una volta a internet, e 44 milioni, il 76,1% del totale, si collegano alla rete con assiduità, con una crescita dell’8,9% negli ultimi due anni, trainata dalle attività della nuova quotidianità digitale. Quarantadue milioni e mezzo di italiani si connettono spesso da smartphone, ma nell’ultimo anno crescono quelli che si sono collegati frequentemente da pc portatile, che sono quasi 14 milioni (+40,5% dal 2019 al 2021), tablet (6 milioni e 200 mila, +19,6%) e pc fisso (4 milioni e 400 mila +7,0%). Sei milioni di bambini e adolescenti che hanno tra i 4 e i 17 anni (il 79,2% del totale) si sono collegati almeno una volta e 5 milioni (il 64,0% del totale) si collegano con assiduità al web: 1 milione e 400.000 sono bambini che hanno tra i 4 e i 10 anni, pari al 39,7% dei minori di quell’età.
Dal Report, emerge però una situazione di “luci e ombre” in merito alla connessione. Milioni di italiani, infatti, rischiano di rimanere esclusi dalla nuova vita digitale perché non hanno connessioni e dotazioni sufficienti: 2,3 milioni di famiglie, il 9,8% del totale, non sono collegate a internet, mentre 7,2 milioni, il 29,9% del totale, hanno solo la connessione mobile e di queste circa 5 milioni si collegano solo con lo smartphone. Il 27% delle famiglie che ha tra i componenti almeno uno studente e/o un lavoratore si collega solo da linea mobile e il 15,6% solo da smartphone; 8,4 milioni famiglie italiane, il 35,1% del totale, non ha in casa né un pc né un tablet, quota che arriva al 72,8% tra quelle che si collocano su un livello socioeconomico basso.