apiario olistico palermo
Le terapie olistiche offrono nuove opportunità a Palermo. Sabato 23 aprile alle 10, a Terra Franca (Cruillas), si inaugura il primo apiario nel capoluogo siciliano. L’aggettivo olistico, dal greco «òlos» (il tutto), indica la sintonia della struttura con le cosiddette terapie olistiche che si possono svolgere all’interno degli apiari. Il percorso comprende aspetti fisici, mentali, emotivi e spirituali, metodo di cura totale della persona applicato dalla medicina olistica.
L’apiario olistico è una struttura alla quale sono collegate esternamente delle arnie, in modo che l’aria degli alveari vada a saturare di profumi e suoni l’ambiente interno. Anche le frequenze del ronzio hanno una valenza salutare. Gli alveari sono collegati alla struttura tramite finestrelle protette da reti. L’apiario olistico permetterà di beneficiare della salubre aria che si sprigiona da un alveare.
La struttura di Terra Franca sorge in un terreno appartenuto alla mafia e gestito da alcuni anni dall’organizzazione umanitaria Hryo che ha sede a Palermo. Dal 2021 Hryo, con la collaborazione di diverse realtà, è stata impegnata nella costruzione di una struttura collaterale e integrativa all’attività apistica. I materiali usati per la costruzione dell’apiario a Terra Franca sono il più possibile naturali per non rilasciare composti chimici volatili. Fondamentale in questo progetto il supporto dell’Accademia di Apiterapia, che ha svolto per i volontari un apposito corso di formazione.
La partecipazione all’evento è gratuita. A Terra Franca si accede da via Trabucco 198 (sorge nel quartiere Cruillas). Per chi lo volesse, sarà possibile partecipare ad un pranzo condiviso. Sabato all’inaugurazione dell’apiario olistico saranno presenti: Danilo Colomela, dal 2005 impegnato, con la compagna Simona, nel centro Thar dö Ling nel territorio di Montelepre; i due responsabili del progetto Accademia di Apiterapia Laura Cavalli (farmacista e operatrice olistica) e Piero Milella (biologo). La realizzazione dell’apiario olistico è stata finanziata tramite il progetto Green Future, del centro buddhista Muni Gyana di Palermo, coi fondi dell’8 per mille dell’Unione Buddhista Italiana.