Ambiente

Termini Imerese, liberata in mare una tartaruga caretta caretta


A fine dicembre era stata recuperata dalla Guardia Costiera nelle acque tra Termini Imerese e Cefalù.

É stata subito portata al centro di recupero regionale delle tartarughe marine dell’Izs (Istituto zooprofilattico sperimentale) Sicilia, è stata operata per estrarre l’amo che aveva ingerito. Dopo la cura antibiotica e la riabilitazione, questa mattina è tornata nel suo habitat naturale.

“Alla tartaruga è stato applicato un gps che permetterà di monitorare il suo viaggio in mare – ha commentato Salvatore Dara, direttore del Centro di recupero regionale, che è anche centro di referenza nazionale per il benessere, monitoraggio e diagnostica delle malattie delle tartarughe marine (Cretam) -. La scorsa settimana sono stati liberati altri due esemplari, uno a Mondello, l’altro ad Agrigento.

Anche quest’ultimo è stato dotato di gps e al momento si trova tra l’isola di Malta e la Sicilia.

Il 90% delle tartarughe che arrivano al centro hanno ingerito plastica ma anche moltissime microplastiche. Questo ci fa capire quando la salute dei nostri mari sia precaria”. “Questo momento di pandemia limita la sensibilizzazione, che è molto importante”, ha aggiunto Salvatore Seminara.

Il commissario ha sottolineato che questa è solo una delle tante tartarughe che purtroppo vengono recuperate in mare, danneggiate dagli ami, dalla pesca e dall’inquinamento. Una buona percentuale di tartarughe non riesce a sopravvivere.

“Questo è un momento di celebrazione per il recupero dell’ambiente”, ha concluso. Un nuovo inizio e un nuovo giorno per la sindaca di Termini Imerese, Maria Terranova: “Ringraziamo l’istituto zooprofilattico per averci dato questa possibilità. Un’iniziativa bellissima perché è segno di speranza per questa città. Abbiamo voluto sottolineare la vicinanza di questa amministrazione alle tematiche ambientali. Lo ribadiamo con ogni iniziativa possibile”.

Mario Catalano