Il liceo artistico “Gregorio Ugdulena” di Termini Imerese vola in finale al concorso nazionale New Design 2021. La scuola ha partecipato con due progetti, uno realizzato da Francesco Priolo (con “Telescopoio sul paesaggio”) e uno da Simone Giudice (con “Un corpo turrito sul paesaggio”), entrambi della 5^R. L’unico ad arrivare in finale, però, è stato Priolo.
Le tavole grafico-progettuali dell’opera del giovane studente saranno esposte in una mostra a Venezia il 27 e il 28 ottobre. Tra gli obiettivi del concorso, quello di sollecitare gli studenti dei licei artistici del 3° e 4° e 5° anno all’espressione delle attitudini di creatività e innovazione e promuovere nell’istruzione artistica opportunità di partecipare a percorsi comuni, confrontando i livelli raggiunti e arricchendo l’offerta formativa.
Il progetto è stato realizzato nell’ambito del laboratorio di architettura dall’allievo Francesco Priolo sotto la guida del professore Giacinto Barbera tutor dello stesso, che si è avvalso della collaborazione della professoressa di storia dell’arte Marcella Moavero per la consulenza storico-artistica e di Claudia Catalano, tecnico di laboratorio.
Quest’anno il tema affrontato nel concorso è stato “Concordia civium murus urbium“, e ha permesso di trattare la tematica dell’apertura della città verso la natura. Nel progetto “Telescopio sul paesaggio” del giovane studente, “Concordia civium murus urbium” ricorda quel corpo turrito che diviene elemento di collegamento tra una città, quella de’ “Gli effetti del buon governo in città e in campagna” di Lorenzetti, e il paesaggio circostante, riflesso dell’armonia della vita in città.
Il progetto prevede dunque l’ubicazione di un’architettura realizzata sfruttando un basamento in cemento armato già esistente in una zona boschiva che crei un forte senso di armonia con la natura intorno. Tale struttura nasce dal dinamico percorso ascendente della scala che conduce il visitatore, attraverso la visione di vari scorci, ad ammirare in sommità l’intero paesaggio. Il superamento delle barriere architettoniche è garantito da un montascale per esterni. La parte a sbalzo della struttura, punto di vista privilegiato sul paesaggio, ricorda un telescopio.
La copertura è destinata a pannelli fotovoltaici per alimentare dei corpi illuminanti pensati per creare, all’imbrunire, una sorta di abat-jour visibile da lontano. “Ecosostenibilità nel nostro liceo artistico non è solo materia di studio ma prodotto! – Commenta il dirigente scolastico, Patrizia Graziano -. I nostri studenti producono ecosostenibilità. I docenti insegnano loro a progettare e a realizzare, a vantaggio di essa: costruzioni, apparati illuministici, utilizzo di materiali per l’espressione artistica. Il liceo artistico è volano di progettazione e produzione ecosostenibile per il nostro territorio”.
“Didatticamente il progetto viene affrontato come pratica tecnico scientifica che si avvale di una componente artistica della quale conserva la natura di unicità – commenta il professore Giacinto Barbera -. Il laboratorio viene condotto e inteso come luogo di acquisizione sperimentale continue nel tentativo di pervenire a un elevato grado di definizione del progetto senza rinunciare alla configurazione dell’organismo architettonico dal punto di vista estetico e ben articolato in termini di spazi”.
Mario Catalano