Inchiesta

Termovalorizzatori in Sicilia, il bando non c’è e la legislatura è ai titoli di coda

In un caldo pomeriggio di luglio squilla il telefono negli uffici del Dipartimento Acqua e rifiuti della regione Siciliana. Risponde Calogero Foti, dirigente generale del Dar. “Lei mi chiede dei termovalorizzatori ma in questo momento sono impegnato in riunioni di qualsiasi tipo. Ci sentiamo tra qualche giorno”.

Tra le “riunioni di qualsiasi tipo” a cui fa riferimento Foti, c’è sicuramente quella che si è tenuta lunedì mattina nei locali di viale Campania con i rappresentati delle Srr siciliane per fare il punto sull’emergenza rifiuti che ormai da mesi invade le strade delle città isolane. La soluzione al vaglio è quella di portare i rifiuti fuori dalla Regione, cosa che per altro già fa la Sicula Trasporti (pronta a tirarsi indietro nell’eventualità di un bando pubblico), che ha previsto per i prossimi mesi un innalzamento del costo di conferimento (compreso l’export) di 110 euro a tonnellata. Il totale che i Comuni della Sicilia orientale pagherebbero, sarebbe dunque di 360 euro per ogni tonnellata di indifferenziato.

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