“Noi abbiamo la necessità di indirizzare ogni intervento di sostegno dello Stato verso il consolidamento statico degli edifici del nostro patrimonio abitativo. Il bonus per il sisma non ha dato da questo punto di vista i risultati che doveva dare”. È quanto ha affermato Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, a margine della quinta Giornata della nazionale della prevenzione sismica, promossa da Inarcassa, Consiglio Nazionale degli Architetti e Consiglio Nazionale degli Ingegneri.
Al riguardo, Musumeci ha spiegato che sicuramente si può “tornare sulla materia e correggere alcune modalità applicative” legate al bonus sisma. “Io concordo con il mondo della tecnica e delle professioni su questa priorità – ha aggiunto – Ma non è solo questo il tema al quale dobbiamo mettere mano, se non vogliamo che la prevenzione rimanga soltanto una tavola rotonda.” “Siamo un popolo che soffre di amnesia”, ha continuato Musumeci. “Dimentichiamo i disastri e le vittime di ogni calamità con molta facilità – ha aggiunto – Invece abbiamo bisogno di fare della prevenzione strutturale un obiettivo prioritario a qualunque livello, a partire dai Comuni per finire alle responsabilità del Governo nazionale”.
Riguardo l’istituzionalizzazione della Giornata nazionale della prevenzione sismica, il ministro si è detto d’accordo. “È una iniziativa di grande valenza etica, se quello che diciamo diventa azione – ha continuato – In Italia si parla molto di prevenzione, ma poi si agisce pochissimo. Bisogna far capire agli italiani che convivono con un rischio. Quindi ognuno di noi ha il diritto e il dovere di attrezzarsi perché si possa lavorare per ridurre e mitigare il rischio, perché a volte è difficile eliminarlo”.