Agricoltura

Terreni agricoli danneggiati, bando per gli aiuti

PALERMO – L’agricoltura siciliana in lotta contro diverse malattie, che attaccano e distruggono le più svariate tipologie di alberi, rovinando il successivo raccolto e quindi andando a compromettere l’economia del settore. Dagli agrumi alle mele, dalle nespole alle pesche, sono molti i patogeni che hanno danneggiato e non poco le colture, e l’assessorato regionale dell’Agricoltura ha deciso di intervenire con il Bando 2024 della sottomisura 5.2 “Sostegno a investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici” del Psr Sicilia 2014/2022.

Cinque milioni per combattere i patogeni delle colture

I beneficiari delle sottomisura sono gli agricoltori o loro associazioni. Nel caso di imprese agricole associate, i titolari delle stesse devono essere imprenditori agricoli. La dotazione finanziaria totale del bando è di 5 milioni di euro. L’importo massimo concedibile è di 200 mila euro per beneficiario, mentre l’importo minimo ammissibile è di 15 mila euro per singolo richiedente.

Con i fondi si potrà procedere al ripristino di impianti arborei a destinazione produttiva, danneggiati dai diversi patogeni. Si parte dalle pomacee, categoria a cui appartengono tutte le piante da frutto che producono pomi: melo, pero, nashi, cotogno, nespolo comune, nespolo del Giappone, sorbo domestico, azzeruolo. Queste piante subiscono l’attacco del batterio Erwinia amylovora.

Le drupacee, invece, che comprendono gli alberi di pesco, il susino, l’albicocco, il mandorlo e il ciliegio, sono sensibili al virus della Sharka. In ultimo gli agrumi: nel bando si fa riferimento al virus della Tristeza e al malsecco Plenodomus tracheiphilus. Tuttavia, come previsto dalla sottomisura, successivamente il sostegno potrà interessare anche altri organismi nocivi, di particolare rilevanza fitosanitaria.

Il calcolo dell’importo del sostegno per il ripristino degli impianti arborei danneggiati e la sostituzione delle piante estirpate saranno effettuati facendo riferimento alla tabella dei costi standard unitari in vigore, mentre per alcune voci di spesa o per le colture mancanti si farà riferimento al prezzario regionale ufficiale per opere ed interventi in agricoltura. Per la ricostituzione del potenziale produttivo, possono essere finanziati l’estirpazione, la distruzione delle piante infette, se disposta da una misura fitosanitaria, l’allontanamento e l’eventuale smaltimento del materiale di risulta dell’impianto arboreo danneggiato, l’acquisto e il reimpianto di specie di piante resistenti o tolleranti.

Nel caso di organismi nocivi da quarantena o ritenuti di particolare rilevanza fitosanitaria dal Servizio fitosanitario, quest’ultimo provvederà ad accertare la distruzione delle piante infette. La domanda di sostegno dovrà essere compilata e inviata esclusivamente in modalità telematica, attraverso l’applicativo del Sistema informativo agricolo nazionale (Sian).

La data di presentazione della domanda sul portale Sian verrà comunicata con un avviso successivo. Il bando nasce dalla consapevolezza che, come si legge, “il rischio di calamità naturali, di avversità atmosferiche ed eventi catastrofici, infatti, rende gli operatori del settore primario particolarmente esposti a perdite del potenziale produttivo. Nel contesto, agricolo, pertanto, è necessario utilizzare idonei strumenti per ripristinare il livello di competitività per quelle imprese che devono far fronte alle conseguenze derivanti dalle stesse”.