PALERMO – Sono 265 le associazioni di volontariato inserite dalla Regione siciliana nell’elenco dei progetti ricevibili per l’avviso pubblico per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza regionale promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo Settore, per la realizzazione di attività di interesse generale.
Per questa annualità, saranno utilizzati quasi due milioni di euro. Sono rimasti fuori soltanto cinque progetti, pervenuti oltre termini fissati dal bando o, in un caso, presentati senza la documentazione allegata necessaria. Toccherà adesso alla commissione di valutazione costituita ad hoc procedere alla verifica delle condizioni di ammissibilità al finanziamento.
Gli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso questo avviso sono diversi: promuovere un’agricoltura sostenibile, assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età, fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne e le ragazze, ridurre le ineguaglianze anche attraverso la trasformazione degli insediamenti umani, che siano inclusivi, sicuri e sostenibili.
Partendo da queste premesse, i progetti presentati spaziano attraverso attività molto diverse, ma sempre improntate allo sviluppo socio culturale del territorio: sviluppo della cultura del volontariato; integrazione, accoglienza e inclusione socio-lavorativa che partono dall’agricoltura; sviluppo sostenibile del territorio rurale e miglioramento della qualità della vita delle comunità; inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale.
E ancora, educazione ambientale e alimentare, nonché salvaguardia della biodiversità; valorizzazione del patrimonio, naturale, culturale, enogastronomico e turistico del territorio; promozione e diffusione della responsabilità sociale delle imprese nelle imprese agricole e nelle comunità; sviluppo delle reti associative del terzo settore e rafforzamento della loro capacity building, ed anche doposcuola. La quota di finanziamento regionale richiesto non potrà superare l’80% del costo totale del progetto approvato. La restante parte di cofinanziamento, pari almeno al 20%, sarà a carico dei soggetti proponenti, i quali potranno avvalersi anche di eventuali risorse finanziarie messe a disposizione da soggetti terzi, pubblici o privati.
In questo caso, il cofinanziamento dovrà consistere in un apporto monetario, mentre il cofinanziamento a carico del soggetto proponente o del partner, potrà essere assicurato anche attraverso oneri figurativi (rimborso spese del personale volontario, uso immobili o attrezzature proprie) nella misura massima del 50% del valore complessivo del cofinanziamento stesso. I progetti andranno svolti sul territorio isolano, e la durata delle proposte progettuali non dovrà essere inferiore a sei mesi e superiore a 12 mesi. Dopo la comunicazione di ammissione a finanziamento, da parte dell’assessorato regionale della Famiglia, politiche sociali, il progetto dovrà essere avviato entro 30 giorni.
Le voci di spesa ammissibili a finanziamento e successivamente rendicontabili devono essere pertinenti e imputabili direttamente alle attività svolte e con operazioni riconducibili alle attività ammissibili e rientranti nel progetto. Ancora, devono essere giustificate e tracciabili con documenti fiscalmente validi, riferibili temporalmente al periodo di realizzazione del progetto, fatta eccezione per le spese di progettazione, per le spese della polizza fidejussoria e delle spese per la rendicontazione.