PALERMO – In Sicilia il terzo trimestre 2019 si chiude con una netta crescita del tessuto imprenditoriale: tra luglio e settembre le iscrizioni nei registri delle Camere di Commercio sono state 5.230 contro 4.149, con un saldo positivo di 1.081 imprese pari a un +0,23% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dato in linea con l’andamento dell’area geografica Sud e Isole +0,23%. In riferimento ai settori merceologici, quelli che fanno registrare un andamento positivo sono agricoltura e pesca, costruzioni, invece di segno negativo commercio, manifatturiero e alloggio e ristorazione, considerato il declino della stagione estiva.
Sono alcuni dati contenuti nell’ultima indagine di Movimprese, la rilevazione trimestrale condotta da Unioncamere-Infocamere e rielaborata dall’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia.
Complessivamente le imprese esistenti in Sicilia sono 467.447 (dato aggiornato al 30 settembre 2019), in leggera crescita rispetto ad inizio anno quando erano 464.784 (al 31 dicembre 2018). “A passi lenti ma positivi – commenta il presidente di Unioncamere Sicilia, Giuseppe Pace – la Sicilia continua a incrementare il proprio sistema imprenditoriale composto per lo più da piccole e piccolissime imprese. Ogni trimestre, nuove attività si aggiungono al totale di quelle esistenti generando risultati sempre in costante crescita, segno che in Sicilia c’è voglia di fare impresa”.
Il segretario generale di Unioncamere Sicilia, Santa Vaccaro, evidenzia che “tutte le province hanno fatto registrare un andamento positivo in termini sia di valori assoluti sia in riferimento al tasso di crescita, con in primis la provincia di Messina +0,45%,seguita da Enna, Agrigento e Catania”.