Vacanzieri d’oltre frontiera alle prese con i Green pass, i PLF, i test PCR o antigenici. In questo periodo di vacanze, nonostante le difficoltà, sono tanti i siciliani che hanno deciso di spostarsi all’estero.
Tra le mete più gettonate c’è la Spagna che, per fare entrare dentro i suoi confini richiede, oltre al già “famoso” Green pass, anche una autocertificazione online (https://www.spth.gob.es/) che ha come risultato finale l’emissione di un QrCode necessario per l’imbarco.
Come più volte detto il Green pass, che si ottiene subito dopo aver completato la seconda vaccinazione, è valido per i viaggi all’estero dopo 14 giorni dalla data di vaccinazione. Ma, per chi non avesse questo requisito, è sempre possibile fare un tampone PCR (entro 72 ore dall’ingresso nel Paese estero) o antigenico (entro 48 ore). Oltre naturalmente ad aver già avuto il Covid ed esserne guarito.
Molti Paesi europei però richiedono che tale certificato sia in lingua inglese e presenti, oltre al nome e cognome del viaggiatore, il numero del documento con cui si viaggerà (passaporto o carta di identità).
A Catania fare un tampone è semplice e gratuito. Basta recarsi presso l’hub dell’ex mercato ortofrutticolo e in circa mezz’ora è possibile ottenere la certificazione richiesta.
Qualche dubbio sorgeva sul fatto che tale certificazione potesse anche essere emessa in lingua inglese, con impresso il numero di documento di viaggio e in formato cartaceo (in genere arriva un sms al proprio numero).
Per dipanare questi dubbi abbiamo sentito (tramite il suo ufficio stampa) il commissario per l’emergenza Covid di Catania, Pino Liberti che ci ha rassicurato su tutti i fronti. L’esito del test antigenico può essere rilasciato anche in formato cartaceo e in lingua inglese. Inoltre, su richiesta, può essere inserito nel certificato, oltre al nome e al cognome, anche il numero di documento utilizzato per il viaggio.
Dunque, buon viaggio e prudenza!
Dario Raffaele