“È evidente che questo testo sembra rispondere più alle esigenze della maggioranza di distribuire contentini e prebende, piuttosto che affrontare seriamente le problematiche degli enti locali”, ha dichiarato Cateno De Luca, leader di Sud Chiama Nord, a proposito del testo in discussione. “Questa norma è un puzzle di incongruenze che squalificano questo Parlamento. Siamo arrivati al punto di tenere il territorio a guinzaglio attraverso operazioni parassitarie e affaristiche. Ogni volta che il Parlamento si occupa di enti locali, produce solo danni. Sembra davvero che i deputati non svolgono il loro ruolo legislativo, ma diventano semplici portatori di interessi locali e personali”, ha proseguito De Luca.
“È offensivo e inaccettabile portare in aula un testo così scoordinato e sconclusionato. Gli enti locali dovrebbero essere trattati con una visione ben diversa partendo anche dalla pavidità del presidente Schifani, che ha perso l’occasione, in qualità di commissario per l’emergenza idrica, di nominare i sindaci come soggetti attuatori, consentendo loro di affrontare l’emergenza con maggiore celerità”, sottolinea De Luca.
De Luca ha poi rimarcato: “questo Parlamento deve occuparsi seriamente del sistema delle autonomie locali, con rigore e serietà, e non attraverso interventi che sollevano forti perplessità anche dal punto di vista contabile. È volgare il modo in cui la maggioranza ha portato questo testo in aula. L’attenzione di questo Parlamento verso gli enti locali si è manifestata in modo preoccupante, anche con l’ennesimo tentativo di cancellare una norma fondamentale: quella che prevede sanzioni per i sindaci che non presentano la relazione annuale sull’attuazione del proprio programma al consiglio comunale. È già la quarta volta che la maggioranza tenta di abrogare questo provvedimento, che io stesso ho introdotto durante la legge di stabilità”.
“La maggioranza sembra piegata a una logica di protezione di quei sindaci che preferiscono l’omertà, rifiutandosi di rendere conto del proprio operato. Per noi, questa logica è inaccettabile. L’omertà è un atteggiamento che appartiene a una cultura che non può assolutamente essere associata a chi rappresenta le massime istituzioni. Ritornando dunque al testo in discussione oggi, non è accettabile che dietro ogni articolo di questa norma ci siano nomi e cognomi di interessi particolari. Se la maggioranza si è ridotta a questo, Sud Chiama Nord non sarà complice. Chiediamo che il testo venga ritirato, riportato in commissione e rivisto in modo organico e coerente,” ha concluso De Luca.
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