Economia

Tetto del gas, Europa divisa: decisione rimandata a ottobre. Mattarella: “Superare resistenze”

Ancora nulla di fatto per quanto riguarda la discussione sul tetto del gas importato in Europa dalla Russia. L’argomento, infatti, non sarà affrontato in occasione del vertice odierno dei ministri europei dell’Energia.

Vi è forte possibilità che tutto possa essere rimandato a ottobre, quando i leader europei torneranno nuovamente a riunirsi. L’agenda prevede un vertice informale del Consiglio europeo nei giorni del 6 e del 7 ottobre a Praga e un’ulteriore riunione il 20 e il 21 ottobre a Bruxelles.

Tetto del gas, i Paesi contrari

A frenare la decisione vi sono infatti le posizioni di diversi Stati europei contrari al collocamento del price cap. Tra questi vi è l’Olanda, dove ha sede il Ttf (Title Tranfer Facility), il mercato europeo di riferimento per gli scambi di gas.

Particolarmente dubbiosi anche Germania e Francia, le quali hanno già messo a punto un accordo bilaterale basato sulla “solidarietà energetica”.

Parigi, infatti, si impegnerà a rifornire i tedeschi di gas, colpiti in questi giorni dall’interruzione della fornitura da parte di Nord Stream 1 per alcuni presunti lavori di manutenzione. Berlino farà la sua parte inviando energia elettrica nel Paese transalpino.

Gas, il colpo di coda dell’Ungheria

Parere contrario anche dell’Ungheria, che nei giorni scorsi ha siglato un accordo con i russi di Gazprom per l’incremento della fornitura di gas. Un clamoroso passo indietro rispetto alla linea adottata dai Paesi dell’Unione.

Il contratto firmato da Budapest prevede un aumento di 5,8 milioni di metri cubi circa di gas rispetto al quantitativo già garantito. Nelle scorse ore al coro dei “no” si è aggiunta anche la Repubblica Ceca.

Mattarella: “Tetto gas urgentissimo, Italia propone da 4 mesi”

Nel frattempo il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha sposato la linea adottata e ribadita a più riprese dal premier Mario Draghi sull’urgenza di fissare un tetto del gas in Europa.

In occasione della sua visita ufficiale in Macedonia del Nord, il Capo dello Stato ha ritenuto “urgentissimo procedere con il tetto al prezzo del gas e superare le resistenze che ancora ci sono in Ue, perché significa porre famiglie e imprese al riparo da speculazioni politiche e finanziarie”.

“La crisi – ha aggiunto Mattarella – sta mettendo in grave preoccupazione le famiglie e le imprese di fronte a questo impensabile e sconsiderato aumento dei prezzi dell’energia”.

L’Italia ha proposto già da 4 mesi all’Ue un tetto al prezzo del gas che adesso altri Paesi comprendono necessario, se fosse stato adottato mesi fa avremmo evitato i rincari”, ha sottolineato ulteriormente il presidente della Repubblica.

Tetto del gas, martedì la proposta della Commissione europea

Martedì, intanto, la Commissione europea presenterà ufficialmente la proposta sul tetto del gas. Mercoledì toccherà a Ursula von der Leyen illustrare le misure al Parlamento europeo. In seguito saranno i “big” dell’Europa ad assumere la decisione.