Altre otto donne si uniscono alla causa contro lo stato del Texas accusato di aver messo la loro vita in pericolo con le misure anti-aborto. Sono così in tutto 15 le donne che partecipano al ricorso del Center for Reproductive Rights contro le leggi anti-aborto varate dallo stato a guida repubblicana. Dopo che la Corte Suprema ha abolito il diritto costituzionale all’aborto lo scorso giugno, in Texas non è più possibile abortire dopo la sesta settimana di gravidanza, tranne in caso di emergenze mediche che però non vengono chiarite.
Siccome nello stato i medici sono perseguibili penalmente se praticano un aborto ritenuto illegale, e la legge permette a privati cittadini di denunciarli, i medici sono restii ad intervenire di fronte a rischi per la salute delle donne nel timore di andare incontro a problemi giudiziari. Per questo nella causa si chiede di sospendere la legge del Texas che non specifica le situazioni di emergenze mediche e così mette a rischio la vita delle donne.