Nei giorni scorsi, sulle pagine del Quotidiano di Sicilia – grazie agli interventi di Rosario D’Anna (tra i portavoce Europa Verde Acireale) e Francesca Messina (Ass. alle politiche ambientali parchi riserve del Comune di Acireale) – abbiamo fatto il punto sulla situazione intorno alla Timpa di Acireale, riserva naturale ormai da anni motivo di dibattito in città.
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L’Ass. Francesca Messina, aveva risposto ai quesiti posti da Europa Verde riguardo la gestione della Riserva, il relativo stato di abbandono e il piano antincendi. “La gestione è di esclusiva e intera competenza, sia per la zona A, sia per la zona B, dell’Ente Gestore. Questo, è il Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana” – aveva spiegato Messina. Sul piano antincendi, invece, era stato affermato che ciò “non rientra tra gli oneri e le obbligazioni del Comune”.
A distanza di qualche giorno dal nostro approfondimento (QUI tutti i dettagli), Europa Verde – affidandosi al QdS – ha voluto fornire una replica di quanto sostenuto dall’Ass. Francesca Messina in merito alla Timpa di Acireale. Il tutto, attraverso una nota firmata dai portavoce Rosario D’Anna, Alfina Bertè, Mauro Mangano, Maria Palazzolo e Alfio Pennisi.
“Ci dispiace che la forza dell’indignazione che abbiamo provato e l’esigenza di alzare una voce chiara sul disastro della Timpa hanno fatto sì che il nostro messaggio contenesse delle inesattezze tecnico-amministrative, che ha fatto bene a puntualizzare” – spiega la nota dei verdi.
“Allo stesso tempo – prosegue Europa Verde Catania/Acireale – vogliamo sottolineare l’aspetto politico del nostro intervento, e continuare a puntare il faro sugli oscuri decenni costellati di colpevoli ritardi nella redazione degli specifici piani, atti a regolamentare e rendere efficiente la fruizione di questo bene naturalistico. Oltre alle precisazioni tecnico-amministrative, continuiamo ad attendere da chi rappresenta il Comune, in quanto rappresentante di uno dei due attori deputati a perseguire gli obiettivi socio-economici e naturalistici della Riserva, un elenco nutrito di attività programmate dall’amministrazione. Possibilmente in accordo con l’Ente gestore, per dare slancio a questo “gioiello naturalistico” del territorio di Acireale che, invece di dare alla popolazione luoghi e sentieri belli da visitare offre invece, da alcuni anni, poca fruibilità e molti incendi nelle aree delimitate.
Poi, prosegue Europa Verde: “A fronte della scarsa operatività del gestore, in particolare nella predisposizione del piano antincendio, non abbiamo percepito, finora, una decisa azione dell’amministrazione in carica per fare sbloccare la situazione, stimolando chi deve compiere gli atti concreti per la difesa e valorizzazione della Timpa. Confidiamo che il nostro appello possa servire ad aggiungere la voce dell’Amministrazione alla nostra, nella richiesta di una svolta”.
Riguardo alla costituzione di un gruppo di lavoro altamente qualificato per la zona B della Timpa di Acireale, Europa Verde non nasconde la propria soddisfazione.
“L’annuncio relativo alla costituzione di un gruppo di lavoro per la redazione del “piano di utilizzazione”, in ritardo di ben 25 anni (40 anni se si riferisce al primo decreto di istituzione), è l’unico segnale che ci fa ben sperare. Il notevole ritardo accumulato però – prosegue la nota – impone che all’annuncio debba seguire a breve la realizzazione del documento, vitale per la Riserva Orientata. Sperando che i progressi del gruppo di lavoro siano veloci e vengano adeguatamente pubblicizzati ai cittadini, faremo la nostra parte nel vigilare sulla realizzazione del piano” – conclude Europa Verde.
Credit foto: Wikipedia Creative Commons