Trasporti

Tirrenia e Moby, Onorato, “Collaboriamo sulla convenzione Isole”

“Noi, a differenza di altri operatori non vogliamo dettare nuovi testi né ci permettiamo di dare consigli a chi scrive la nuova convenzione. Possiamo però dare la totale disponibilità, come sempre in totale trasparenza, a supportare la scrittura di un nuovo testo con dati e strumenti a nostra disposizione”.

Lo ha detto a Cagliari Achille Onorato, del gruppo omonimo che controlla Tirrenia e Moby (di quest’ultima è amministratore delegato), in merito alla convenzione con lo Stato da 72 milioni di euro sui collegamenti sovvenzionati da e per la Sardegna e la Sicilia in scadenza a luglio 2020.

“Sulla convenzione – ha aggiunto Onorato – ricordo che è stata firmata ben prima che acquisissimo Tirrenia. L’abbiamo ereditata e ogni giorno abbiamo cercato di onorarla al meglio, dando una lettura migliorativa per i passeggeri, ad esempio tenendoci sotto le tariffe massime previste, orgogliosi di fare un vero servizio pubblico, e dando vita a standard superiori rispetto a quelli previsti”.

Inoltre, ha sottolineato l’ad di Moby, “ricordo che la quota di contributo dedicata alla Sardegna è poco più della metà dei 72 milioni di euro ricevuti, quando per esempio in Corsica per un numero di linee ben minore vengono erogati oltre 90 milioni”.

“Noi – ha chiarito – riteniamo che la convenzione debba essere scritta anche qui, a Cagliari, con la Regione, che ben conosce le necessità dei suoi cittadini. Da parte nostra mettiamo a disposizione lo studio sul gruppo Onorato che presentiamo oggi, suffragato dalla serietà delle analisi economiche del gruppo Ambrosetti, e non di centri studi casalinghi o di dati autocertificati di cui alcuni sono maestri”.

Onorato ha anche commentato il no dei giudici milanesi all’istanza di fallimento del gruppo Moby Tirrenia avanzata da un gruppo di hedge fund bondholder della società.

“Nelle ultime settimane – ha detto – il nostro gruppo è stato oggetto di alcuni attacchi da parte di fondi speculativi: il tribunale di Milano ha rigettato la loro istanza condannandoli al pagamento delle spese. La compagnia è solida e guarda avanti verso il futuro con programmi ambiziosi”.