Fare pace con il passato, anche quello più impegnativo della depressione, e aprire un nuovo capitolo della vita, segnato dal “sogno” realizzato della paternità e da nuove collaborazioni musicali. C’è questo e molto di più in ‘Il mondo è nostro’, il nuovo album di inediti di Tiziano Ferro, che esce venerdì in tutti i negozi tradizionali negli store digitali, a 3 anni da ‘Accetto Miracoli’.
Un disco dove Tiziano sembra aver trasformato in opportunità la pausa imposta dalla pandemia: “In effetti è stato così. Credo che il ruolo dell’artista sia anche quello di creare un po’ di luce in un momento di buio. Così ho cercato di raccontarmi e di dare la mia interpretazione della realtà. Non a caso di quasi tutte le canzoni ho scritto da solo sia musica che testo e non succedeva da un po’”, spiega Tiziano in un’intervista all’Adnkronos. La title track ‘Il mondo è nostro’, è proprio una riflessione sul ruolo dell’artista figlia della pandemia. “Durante quei mesi ho sentito l’obbligo morale di fare qualcosa. Vedevo i medici che stavano salvando vite umane ed ero convinto che anche io, in quanto artista, avrei dovuto fare la mia parte. Se il mondo sta crollando, l’artista deve incitare, ispirare. Questo è il suo ruolo. Il mio”, sottolinea.
Nelle altre 12 tracce (in tutto il nuovo album ne contiene 13) si trovano temi e stili musicali molto differenti tra loro. C’è la riflessione sugli aspetti più travagliati del passato del cantautore di Latina (come nella canzone che apre l’album, ‘Il paradiso dei bugiardi’, “brano agguerrito” in due direzioni, “contro gli haters per anni e anni di offese ‘incassate'” e alla conquista di “una nuova consapevolezza” con la risposta “al peggior hater possibile: me stesso”), depressione compresa (“l’amante oscura che ha dominato la mia vita per tantissimo tempo”, a cui dedica una canzone “elettro anni ‘80” di commiato, ‘Addio amore mio’, per dire che “liberarsene è possibile, chiedendo aiuto”).