Salute

Tornano i moduli sanitari per viaggiare, sale l’allarme per i virus respiratori

Il ricordo del Covid è ancora fresco e le notizie proveniente dalla Cina preoccupano gli Stati vicini, quelli del Sud-Est Asiatico. Per questo, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, più di una nazione sta correndo ai ripari.

La situazione in Indonesia

Così, ogni persona che entra ad esempio in Indonesia dovrà dire dove era seduto in aereo e le compagnie dovranno comunicare eventuali casi sospetti da sottoporre a quarantena. Sono queste le linee guida emanate da alcuni governi che, allertati dalla veloce diffusione di virus respiratori e dell’influenza aviaria, hanno deciso di introdurre dei moduli da far compilare a tutte quelle persone che vogliono entrare nella nazione.

La decisione e la situazione in Cina

La decisione è stata presa dal Ministero della Salute dell’Indonesia, a seguito dell’aumento dei casi in Cina di persone con virus respiratori. Nella scheda si richiede ai passeggeri – oltre ai propri dati anagrafici e di domicilio – di inserire informazioni sul volo, sulla data di partenza, di ritorno e dove si è seduti a bordo dell’aereo. Per il momento, all’interno dell’Unione europea non è stata inserita questa regolamentazione per viaggiare.

I riflettori sulla Cina e perchè

I riflettori sono di nuovo puntati sulla Cina. Il Centro cinese per il controllo e la prevenzione della malattie ha segnalato un forte aumento delle infezioni respiratorie, in particolar modo quelle da Hpmv, metapneumovirus umano. Diversi casi risultati positivi al virus sono stati rilevati al nord del Paese a dicembre 2024. Ma il batterio, come ha spiegato l’esperta Cristina Marrone, «non è un virus sconosciuto in Cina» siccome è stato scoperto per la prima volta nel 1976 e addirittura gli anticorpi per combatterlo sono stati trovati in campioni di sangue risalenti agli anni Cinquanta. Gli scienziati ritengono che, probabilmente, il virus sia passato dagli uccelli agli esseri umani.

La situazione aviaria

Oltre a questo, in Cina viene monitorata anche l’aviaria. L’Edcd (European Centre for Disease Prevention and Control) però consiglia di rimanere in allerta: «Raccomandiamo agli Stati membri di prepararsi a un aumento dei casi di virus respiratorio durante le prossime settimane invernali e di prendere in considerazione pratiche di prevenzione e controllo infezioni per ridurre la trasmissione nelle strutture sanitarie, comprese le strutture di assistenza a lungo termine».