VALDERICE (TP) – La politica valdericina si presenta unita nel dire “no” alla possibile destinazione dell’ex hotel e residence Torre Xiare, confiscato alla mafia e sito a Lido Valderice, a centro di accoglienza per migranti. Lo scorso 5 luglio il sindaco Francesco Stabile, insieme ai rappresentanti politici di città, ha incontrato la prefetta di Trapani, Filippina Cocuzza, per rappresentare il dissenso dei cittadini sulla scelta del Ministero degli Interni.
“Abbiamo già investito la politica regionale e nazionale di questo importante tema, perché non siamo disposti a subire una scelta che va in contrapposizione all’opportunità di crescita e di sviluppo che questo territorio merita”, così il Primo Cittadino dopo l’incontro in Prefettura. Qualche giorno dopo, una delegazione del Comune di Valderice, composta dalla vicesindaca Anna Maria Mazara e dal presidente del Consiglio comunale Camillo Iovino, è stata ricevuta dal presidente di Ersu Palermo, Michele D’Amico e dal direttore Ernesto Bruno. I rappresentanti del Comune hanno chiesto all’Ersu di confermare la disponibilità a gestire l’ex hotel Torre Xiare, trasformandolo in cittadella universitaria. Il presidente di Ersu Palermo ha fatto sapere che: “L’Agenzia del Demanio ha candidato il bene a essere destinato a residenza universitaria, comunicandolo formalmente; quindi, in sinergia con il prorettore dell’Università degli studi di Palermo, Pietro Paolo Corso, si è avviata la richiesta alla Segreteria generale della Presidenza della Regione Siciliana di procedere con la richiesta di assegnazione. Tale possibilità è dettata dall’art. 15 del Decreto Legge 24 febbraio 2023, n. 13 che stabilisce che l’Agenzia del Demanio individui beni immobili di proprietà dello Stato da destinare a residenze universitarie, oggetto di finanziamento con le apposite risorse previste nell’ambito delle misure del Pnrr. Il bene, se la richiesta inoltrata all’Amministrazione regionale verrà esaudita dall’Agenzia nazionale del Demanio e dall’Agenzia dei beni confiscati, potrà essere destinato a residenza universitaria, consentendo un’importantissima azione in favore della platea di studenti universitari del Trapanese cui, ancora, non è garantita la possibilità del posto letto seppure si tratti di studenti meritevoli e bisognosi”.
Lo scorso 3 luglio il Consiglio Comunale di Valderice ha anche approvato all’unanimità un ordine del giorno che esplicita chiaramente la volontà dell’Amministrazione e del Consiglio di destinare questa struttura per altri fini e scopi. Tutto sembra andare in questa direzione, ma come sempre accade il mondo della politica è imprevedibile, per cui bisogna mantenere i piedi per terra e le luci accese sul tema, così come dice il sindaco Francesco Stabile: “Continuiamo a tenere i riflettori puntati sull’importante questione relativa all’utilizzo di Torre Xiare. Qualche giorno fa, congiuntamente con il Presidente del Consiglio comunale, ho sottoscritto una nota indirizzata all’Agenzia Nazionale Amministrazione Beni Sequestrati e Confiscati, con la quale la mia Amministrazione richiede la riconvocazione di una conferenza di servizi, per assegnare tale bene al patrimonio della Regione Siciliana, ed essere utilizzato dall’Ersu come cittadella universitaria, destinata ai ragazzi fuori sede che frequentano l’Università di Trapani. Il lavoro e le interlocuzioni avute in queste settimane con le Istituzioni, ci rendono fiduciosi verso un riscontro positivo a questa nostra istanza, per dare l’opportunità al territorio di offrire un servizio a favore degli studenti e delle famiglie, al fine di salvaguardare un bene storico artistico di indubbio pregio. La richiesta è fortemente supportata e avvalorata anche dal fatto che a Valderice insistono già diverse strutture di accoglienza per immigrati e, pertanto, intendiamo, come già detto, volgere la nostra attenzione verso servizi che diano una nuova opportunità e una nuova visione a tutto il nostro territorio. Noi mettiamo in campo, come sempre, ogni utile iniziativa politico amministrativa che possa realmente raggiungere questo importante obiettivo”.