PALERMO – La Sicilia segna una crescita significativa il numero di tossicodipendenti in cura presso le strutture socio-riabilitative. Secondo i dati contenuti all’interno dell’Annuario delle statistiche ufficiali del ministero dell’Interno, a fronte di un andamento maggiormente volto alla riduzione del numero di tossicodipendenti in trattamento, nella nostra regione tra il 2017 e il 2018 tale numero è aumentato del 16,08%: infatti, si è passati dai 398 del 2017 ai 462 del 2018. A livello nazionale è stato possibile rilevare una lieve contrazione del fenomeno: infatti, si è passati da 15.959 del 2017 a 15.754 del 2018 (-1,28%).
Incrementi maggiormente sostenuti si rilevano in Piemonte (+24,14%), Molise (+38%) e Friuli Venezia Giulia (+236,54%): proprio in quest’ultima regione il numero di tossicodipendenti in cura è più che triplicato (da 52 del 2017 a 175 del 2018). D’altra parte, le riduzioni percentuali maggiormente significative si registrano in Trentino Alto Adige (-72,95%) e Valle d’Aosta (-53,85%).
Mentre in termini assoluti, la metà dei tossicodipendenti in trattamento si concentra solo in tre regioni (7.873, pari al 49,9% del totale): nel dettaglio, si tratta di Lombardia (2.710, pari al 17,2% dei 15.754 soggetti complessivamente in trattamento in Italia), Lazio (2.647, ovvero 16,8% del totale) ed Emilia Romagna (2.516, corrispondente al 15,97%). A livello provinciale, il maggior numero di tossicodipendenti in trattamento si registra a Roma (2.320) e a Rimini (1.237). In quest’ultima opera la Comunità di San Patrignano che da sola ospita 1.110 tossicodipendenti in trattamento, il 90% circa di quelli in cura nella provincia.
In termini percentuali, in Sicilia si concentra appena il 2,93% dei tossicodipendenti in cura. Una concentrazione tanto contenuta è spiegabile dall’esiguità delle strutture socio-riabilitative stanziate sul territorio siciliano. Infatti, nella nostra regione si trovano appena 28 strutture, ovvero il 3% delle 908 complessivamente operative in Italia. Nell’Isola i due terzi delle strutture operano in regime residenziale (19), mentre la restante parte si divide tra regime semi-residenziale (5) e ambulatoriale (4).
Il grosso delle strutture socio-riabilitative di trova nelle regioni settentrionali: infatti, nelle otto regioni della suddetta circoscrizione territoriale sono attive 502 strutture, pari quasi al 60% del totale (esattamente il 58,2%). Mentre quote perlopiù marginali si osservano al Centro (175, pari al 19,3% del totale) e nel Mezzogiorno (204, ovvero il 22,1%). A livello nazionale, si contano complessivamente 908 strutture. Circa una struttura socio-riabilitativa su cinque si trova in Lombardia (171, pari al 18,9% del totale nazionale). Presenze numerose si osservano anche in Veneto (112) ed Emilia Romagna (111).
Secondo la tipologia della struttura la più alta percentuale di utenti è stata registrata in quelle residenziali (70% circa), fatta eccezione per il Lazio dove il 69% circa degli utenti dell’intera regione si è rivolto alle strutture ambulatoriali. In riferimento al genere, si evidenzia una preponderante presenza maschile, pari all’84% circa.