PALERMO – È stata presentata una sola offerta per il bando per l’affidamento della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori delle nuove linee del tram A, B e C. È quanto si evince dal verbale della prima seduta della Commissione di gara dell’Urega, composta dal presidente Sebastiano Magnano, dalla vice Alessandra Roccella e dal componente Marcantonio Virgadamo.
A presentare l’unica offerta è stata l’Associazione Temporanea di Imprese (Ati) Sis Scpa – Construcciones y Auxiliar de Ferr. Dopo il flop del bando per i parcheggi di interscambio (la gara è andata deserta), dunque, un altro risultato al di sotto delle aspettative per la mobilità del capoluogo. L’importo dell’appalto ammonta a 402,5 milioni di euro, di cui 103,2 per i lavori e la progettazione a base d’asta e 7,5 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. Occorre ricordare che per il momento l’Amministrazione Lagalla intende puntare sulla realizzazione delle tratte C e B (la cui progettazione costerà 1,4 milioni) perché non ci sono abbastanza soldi per farle tutte e tre a causa del caro energia. Dovendo scegliere, la Giunta ha stabilito un ordine di priorità dando precedenza, per l’appunto, alle tratte C e B mentre la tratta A, che passa da via Roma e via Libertà, sarà progettata e realizzata dopo un’ulteriore, “approfondita valutazione” di “tutte le più idonee e ulteriori soluzioni migliorative all’interno del tratto di percorrenza tra piazza Antonio Mordini e piazza Giulio Cesare, al fine di minimizzare l’impatto sul tessuto urbano e storico pur garantendo l’efficacia del sistema”.
L’importo di oltre 400 milioni include anche i servizi di progettazione del materiale rotabile delle future tratte D, E, F, G (quelle per Bonagia, Mondello e Sferracavallo); la fornitura delle prime nove vetture bidirezionali nell’ambito del primo stralcio per le linee C e B, per un importo complessivo massimo di circa 176 milioni oltre l’Iva (una vettura monodirezionale costa 4 milioni); l’importo per la ripetizione di lavori e servizi analoghi (115,7 milioni); i costi per la manodopera (17,9 milioni).
A scoraggiare le imprese sono stati forse i dubbi sul tracciato della linea A, non ancora del tutto definito, ma soprattutto l’incertezza sui fondi. Manca all’appello più o meno la metà di quelli necessari, circa 204 milioni. Il bando è finanziato con le risorse (ormai insufficienti) del Patto per il Sud del Governo Renzi più un contributo del Pnrr. Adesso si passerà alla verifica dell’offerta dell’Ati.
La linea C si muoverà da viale Regione Siciliana (all’altezza di corso Calatafimi) alla fermata del passante a Orléans mentre la B prolungherà l’attuale linea 1 dalla Stazione Notarbartolo a via Duca della Verdura.
Novità in vista anche per la realizzazione della fermata di viale Lazio del passante ferroviario. Opera che, lo ricordiamo, Rfi è stata costretta a stralciare dal progetto originario e riappaltare (al pari, per esempio, di vicolo Bernava) dopo il passo indietro della Sis, che nel 2018 ha receduto dal contratto con Trenitalia lasciando alcuni cantieri a metà. La gara sarebbe stata vinta da Manelli Costruzioni Generali con la consulenza tecnica di Inskema e Strafer. È stata la stessa Manelli ad annunciarlo sulla sua pagina Facebook: “Si comunica il primo posto in graduatoria della Manelli – si legge – per i lavori di realizzazione della fermata Lazio nel Passante Ferroviario di Palermo”.
La gara, indetta a dicembre 2022, ha un valore di 42,5 milioni. La nuova fermata sarà realizzata in sotterranea tra via delle Alpi e viale Lazio. Sarà garantita l’accessibilità alle persone con disabilità e a ridotta mobilità grazie alla realizzazione di percorsi per non vedenti, sale mobili e ascensori. L’esecuzione dell’opera richiederà un impiego giornaliero medio di circa 30 maestranze. Non resta che attendere l’aggiudicazione ufficiale dei lavori.