TRAPANI – Il commissario straordinario dell’Asp di Trapani, Vincenzo Spera e il parroco della Chiesa di San Pietro, Giuseppe Bruccoleri, hanno sottoscritto un protocollo per l’attivazione della “Culla per la vita”.
Questo atto disciplina le attività di trasferimento in ospedale e presa in carico, per le cure sanitarie, del neonato lasciato nella “Culla”, installata in via Sergia 2, in una zona riservata all’esterno della parrocchia del centro storico di Trapani.
Si tratta di un particolare dispositivo termico inserito nella parete di una stanza, dotato di uno sportello esterno e di un sistema di allarme che scatta nel momento in cui lo sportello viene aperto e il neonato adagiato nella culla attivando un intervento tempestivo che prevede il trasferimento immediato del neonato presso il presidio ospedaliero Sant’Antonio Abate di Trapani per la presa in carico del piccolo.
In base al protocollo l’Asp di Trapani infatti, ha il compito di gestire l’intervento sanitario con il coinvolgimento dell’Unità operativa Gestione Emergenza e Urgenza Territoriale.
Lo sportello non si può riaprire dall’esterno mentre il sistema di allarme, rilevata la presenza del neonato, invia un segnale che attiva il soccorso nel più breve tempo possibile, mentre il sistema di videosorveglianza, riprendendo esclusivamente il cuscino dove viene depositato il bambino, garantisce l’anonimato.
Alla sottoscrizione del protocollo erano presenti, tra gli altri, il vescovo Pietro Maria Fragnelli; il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida; il presidente dell’Ordine dei Medici, Vito Barraco; Mario Minore, responsabile della Gestione Emergenza e Urgenza Territoriale dell’Asp e Simona La Placa, primario di Neonatologia.
La “Culla” è stata realizzata grazie alle donazioni dell’Ordine dei Medici e dei fedeli.