Trapani

Trapani, i buoni libro non per tutti, Comune taglia l’erogazione

TRAPANI – Forse per molti ma sicuramente non più per tutti.
Il Comune di Trapani taglia le risorse per i buoni libro e quindi i ticket non saranno più erogati a tutte le famiglie, indistintamente, che hanno iscritti i propri figli alle scuole dell’obbligo.

Da quest’anno non si potrà più ottenere il tagliando sconto per l’acquisto dei libri di testo se si avrà un reddito Isee superiore anche di un solo centesimo a 14.177,25 euro. La decisione è stata presa dalla giunta guidata dal sindaco Giacomo Tranchida ed inevitabilmente sono scoppiate le polemiche.
“Rammaricano non poco il clamore e la contestuale disinformazione che si stanno sollevando sulla questione buoni libri erogati dall’amministrazione della Città di Trapani – dichiarano il sindaco di Trapani Tranchida e l’assessore alla Pubblica istruzione Vincenzo Abbruscato -. L’argomento, delicato quanto importante, è regolato da diverse leggi e norme che nel corso degli anni si sono succedute”.

I due amministratori si difendono sostenendo che il Comune deve far fronte ai continui tagli nei trasferimenti e che quindi questi costi sono sempre più insostenibili per le casse di un qualsiasi ente locale. Da evidenziare che normativamente con la legge regionale 1/79 sono state trasferite agli enti locali tutte le competenze circa l’erogazione di servizi e contributi in favore di alunni della scuola secondaria di primo grado, compresi i buoni per acquisto libri previsti dalla legge regionale 68/76, nel contesto globale dei trasferimenti per funzioni delegate. Risorse che, sostengono gli amministratori trapanesi, sono state ridotte dell’80% nel corso degli ultimi 10 anni.

“Con la delibera di giunta numero 17 – continuano Tranchida e Abbruscato – abbiamo stabilito che per l’erogazione del buono, pari a 41,32 e 61,97 euro rispettivamente per gli studenti frequentati il 1°, 2° e 3° anno, la famiglia beneficiaria dovesse essere in possesso di un Isee pari o inferiore a 14.177,25 euro. A differenza di tante amministrazioni che nel corso degli ultimi anni hanno eliminato questo contributo tout court, vedi comuni capoluogo di provincia come Palermo, Catania ed altri come la vicina Marsala, questa è stata dunque la nostra decisione: abbiamo dunque preferito concedere il piccolo contributo a famiglie meno facoltose, atteso comunque che nella fascia Isee considerata rientra, in via indicativa, una famiglia media di 4 persone di cui 2 minorenni, con 2 redditi medi e casa di proprietà o in affitto. Certamente non è facile prendere decisioni dolorose e parzialmente impopolari, ma abbiamo preferito preservare, attesa la limitazione dei fondi trasferiti al Comune, al pari evitando aumento della tassazione in capo alle famiglie trapanesi, un aiuto ai più deboli. Resta inteso che questa amministrazione continua ad erogare, nei limiti previsti dalla legge 448/98, alle famiglie aventi diritto i contributi per la gratuità e semi gratuità dei libri di testo”.

Ad essere stato applicato il criterio di erogare il contributo solo alla fascia di popolazione la cui soglia di reddito non superi il limite posto dalla Regione per altri contributi analoghi per il diritto allo studio, quello regolato dalla legge 14/2002 all’articolo 10. L’Ufficio Pubblica Istruzione, a cura del responsabile del procedimento, curerà la ricezione delle domande di ammissione al beneficio e, verificata l’ammissibilità, provvederà all’emissione del buono-libro agli aventi diritto per tramite delle istituzioni scolastiche, le quali a loro volta provvederanno all’erogazione agli aventi diritto.