UMMARI – Saranno dieci le famiglie che potranno ottenere a canone sostenibile altrettanti alloggi di diversa metratura, che si trovano nel borgo rurale Livio Bassi ad Ummari, nel complesso residenziale, nelle palazzine edifici “a” e “b”.
Gli alloggi sono stati riqualificati dall’Iacp di Trapani, l’istituto autonomo case popolari. Alla selezione hanno partecipato nuclei familiari, composti al massimo da cinque persone, distinti in tre elenchi: famiglie a basso reddito, anche monoparentali o monoreddito; anziani in condizioni sociali ed economiche disagiate, che hanno superato il 65esimo anno di età; giovani coppie a basso reddito, al di sotto dei 35 anni di età, sposati da non più di due anni o che debbano farlo entro un anno.
Le graduatorie provvisorie sono tre, distinte per categoria, e contengono in tutto 16 nominativi; gli esclusi, invece, sono in 20, per reddito insufficiente, numero di componenti maggiore del massimo previsto, o ritardi e mancanze nella presentazione dell’istanza. Si tratta di alloggi gestiti nella modalità del social housing, una soluzione che permette di offrire alloggi con ottimi standard di qualità, spazi e servizi comuni a canoni calmierati; una possibilità per persone singole o coppie, pensionati e piccoli nuclei con esigenze abitative a basso costo o temporanee e che insieme agli altri cittadini possono costruire nuove comunità.
I progetti di social housing permettono, quindi, di accedere ad una casa dignitosa anche alle fasce di popolazione, principalmente di classe medio bassa, che, non potendo usufruire di sussidi pubblici, farebbero altrimenti fatica nel normale mercato immobiliare. Possono accedere a queste soluzioni di edilizia abitativa coloro che non hanno un reddito alto, ma comunque tale da accedere all’edilizia popolare e che al tempo stesso non hanno una stabilità economica che gli permetta di acquistare o affittare un appartamento in base ai prezzi di mercato.
Altro aspetto fondamentale è quello che in molti progetti di housing sociale c’è la possibilità di passare dalla locazione iniziale all’acquisto. Un vantaggio notevole, soprattutto per certe categorie quali i lavoratori a tempo determinato o gli studenti che, qualora cambiassero le loro condizioni economiche, potrebbero acquistare l’alloggio sfruttando quanto già versato in affitto.
Nella stessa direzione stanno andando i lavori di riqualificazione del complesso di alloggi e servizi nel quartiere Amabilina di Marsala, realizzati sempre dall’Iacp di Trapani con il finanziamento del Po Fesr Sicilia 2014/2020 – azione 9.4.1. Da un immobile prima adibito a scuola, sono stati ricavati 25 alloggi sociali, destinati a specifiche categorie di utenti. Il nuovo edificio contiene spazi destinati all’uso sociale, aperti alla comunità e all’associazionismo.
Un complesso ripensato per fornire al quartiere servizi locali e urbani come un poliambulatorio ed un centro analisi, un auditorium, un campetto di calcio e servizi integrativi per l’abitare, fra cui una biblioteca, una cucina e zona living condivisa, una sala bricolage. L’intervento è stato oggetto di un’attenzione diretta della Comunità europea ed è stato selezionato per una presentazione all’International social housing festival 2023 di Barcellona, per la capacità di costruire un ambiente decoroso che comprende spazi per vivere la comunità nel migliore dei modi.
Toccherà adesso al Comune di Marsala attivare le procedure per attribuire i singoli alloggi alle famiglie che ne faranno richiesta.