Trapani

Trapani, il coronavirus non ferma la solidarietà

TRAPANI – L’emergenza Coronavirus ha bloccato tante realtà locali e nazionali.

Anche la Chiesa ha ricevuto una battuta d’arresto: parrocchie chiuse, attività pastorali (riunioni, catechesi, assemblee) sospese, mense fraterne inattive, ma non si ferma l’impegno nelle attività di carità per i bisognosi.
In un momento così particolare, è importante trasmettere calore umano e dimostrare vicinanza a famiglie e indigenti.

Tante le iniziative messe in campo in tutta la Provincia da Marsala a Castelvetrano, da Pantelleria a Campobello di Mazara.
Ad assicurare, ogni giorno, la distribuzione di beni alimentari di prima necessità sono le Caritas parrocchiali, la Caritas diocesana, la “Fondazione San Vito Onlus” e l’Opera di religione “Monsignor Gioacchino Di Leo”.

A Pantelleria, attualmente, il servizio della Caritas viene assicurato dai sacerdoti presenti sull’isola. Nella parrocchia Sacro Cuore in Santa Maria di Gesù di Mazara del Vallo, il servizio di distribuzione di beni di prima necessità è garantito ogni primo giovedì del mese.

La Caritas parrocchiale ha attivato anche un servizio, su chiamata telefonica, che assicura assistenza straordinaria alle famiglie, anche con servizio a domicilio.
I numeri attivi sono: 3472115662, 3420021310, 3402782919).

La distribuzione dei beni di prima necessità viene anche assicurata nelle parrocchie marsalesi San Francesco da Paola, Maria Ss. Ausiliatrice, Maria Ss. Madre della Chiesa e presso l’Unità pastorale di Campobello di Mazara, con consegna del pacco spesa a domicilio, ogni 15 giorni.

“All’impegno di dipendenti e volontari non è mancata la risposta solidale delle persone di buona volontà”, fa sapere il vescovo Domenico Mogavero in una nota stampa.

“A Marsala – si legge – un cittadino ha donato 265 euro da destinare all’acquisto di buoni spesa per famiglie in difficoltà. Alcuni panifici donano, ogni sera, tutti i prodotti invenduti che vengono poi distribuiti nell’ambito del progetto ‘Condividiamo’, sostenuto coi fondi 8×1000”.

Iniziative di carità, quindi, attuate non solo dagli operatori, ma anche da tante persone che hanno senso civico e benevolenza nei confronti del prossimo. Dove il diritto alla tutela individuale non arriva, c’è il lavoro di tanti che donano perché realmente vogliono aiutare.