Trapani

Trapani, al rione Cappuccinelli c’è aria di cambiamento

TRAPANI – Per il rione Cappuccinelli di Trapani c’è aria di cambiamento. Un’aria necessaria in uno dei quartieri periferici della città dove spesso degrado, abbandono e incuria nei decenni si sono aggrovigliati fra loro sino a rendere questa porzione di città ai “margini”.

La nuova alba è rappresentata dalla pioggia di fondi che presto potrebbero arrivare a Trapani proprio per riqualificare questo territorio. Il Comune ha infatti piazzato utilmente in graduatoria ben due dei progetti presentati al ministero delle Infrastrutture e della mobilità. In tutto 271 i progetti ritenuti ammissibili a finanziamento e quelli presentati dal Comune si sono piazzati al 92° e al 100° posto.

Si parla di ben 30 milioni di euro: “Il quartiere Cappuccinelli – dice il sindaco Giacomo Tranchida – quindi si prepara ad una serie di interventi che cambieranno il volto di una parte importante della città. Quindi riduzione del disagio abitativo e insediativo, assieme alla promozione di processi di rigenerazione urbana che non si limitano solamente ad interventi infrastrutturali ma con il coinvolgimento del terzo settore, hanno permesso di candidare due progetti che, oltre a riqualificare il patrimonio di edilizia residenziale sociale, tendono anche a rigenerare il tessuto socio-economico, a incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici al fine di contribuire al miglioramento della coesione sociale e della qualità della vita dei cittadini”.

Il programma attuerà una serie di interventi di rigenerazione urbana, finalizzati a concorrere alla riduzione del disagio abitativo e insediativo e all’incremento della qualità dell’abitare, mediante un programma di intervento che attribuisce all’edilizia sociale un ruolo prioritario. Interventi nella riqualificazione degli spazi urbani vuol dire innescare processi virtuosi che sono in grado di cambiare il modo di vivere la città, di relazionarsi fra le persone e questo può realizzarsi solo quando vi è una grande lungimiranza da parte degli operatori del terzo settore e degli imprenditori locali che hanno saputo guardare avanti permettendo all’urbanistica di cambiare il modo di vivere la città. Molti i soggetti che a vario titolo hanno dato il proprio contributo: dall’istituto autonomo case popolari alle associazioni del terzo settore, passando anche per quelle sportive; e poi parrocchia e scuola, imprenditori e anche gli uffici comunali che hanno svolto insieme ai tecnici forniti dagli Iacp un lavoro che ha visto la città di Trapani nella graduatoria all’interno del 30% delle proposte presentate.

“Adesso occorre rimboccarsi le maniche per far sì che questa bellissima notizia si trasformi in cantiere per dare le giuste risposte a quei cittadini da troppo tempo dimenticati” aggiungono il sindaco Tranchida ed il presidente dello Iacp Vincenzo Scontrino.

Dal governo cittadino si parla di obiettivi centrati per il rilancio del territorio trapanese ma ovviamente si dovrà far seguito con i consequenziali atti tecnico-amministrativi: “Bisogna soltanto avere la capacità di attrarre risorse ed il coraggio di osare – aggiunge Tranchida che ringrazia anche gli assessori Patti, Pellegrino, Abbruscato e Safina e il presidente del consiglio comunale Giovanni Guaiana, insieme alla maggioranza consiliare per l’approvazione in extremis del piano triennale contenente entrambi i progetti. “In ultimo, ma primo tra tutti – conclude il sindaco Tranchida – il mio pensiero va all’architetto Gianvito Mauro, professionista regista dell’intero progetto”.