La Guardia di finanza ha scoperto un vero e proprio mercato abusivo del pesce a Trapani. Ha, dunque, sequestrato mezza tonnellata di prodotti ittici, provenienti prevalentemente da Mazara del Vallo.
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In azione i militari del Comando provinciale delle Fiamme gialle di Trapani e della Sezione operativa navale, coadiuvati dal personale del Servizio igiene degli alimenti di origine animale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani.
Le modalità di vendita erano sempre le stesse: appuntamento a notte fonda in un piazzale della città con il pescato, trasportato in furgoni non sempre adeguatamente refrigerati o non confezionato. Il pesce veniva poi distribuito ai clienti costituiti sia da venditori abusivi che da privati cittadini.
I militari hanno accertato varie violazioni fra le quali quelle relative alle norme igienico-sanitarie e quelle conseguenti l’impiego di lavoratori non in regola. In totale sono otto gli operatori economici del settore controllati e sette quelli sanzionati con pesanti violazioni.
In particolare, in relazione al mercato abusivo del pesce, sono stati scoperti tre commercianti totalmente abusivi e sconosciuti al fisco. Sono emerse una mancata installazione del registratore di cassa, sei violazioni in materia di legge sanitaria, di etichettature e tracciabilità del prodotto. Diverse le violazioni in materia di codice della strada riconducibili ai requisiti relativi al trasporto di alimenti.
Infine, la Guardia di finanza ha rilevato anche la presenza di tre lavoratori completamente in nero, in relazione ai quali è scattata la maxi sanzione nei confronti di due distinte aziende, di cui una proposta per la sospensione della licenza. Ammonta a mezza tonnellata il pesce sequestrato che è stato devoluto in beneficenza a enti caritatevoli. L’Asp di Trapani ha infatti giudicato i prodotti ittici idonei al consumo.