Trasporti

Trasporti, l’appello del sindaco di Bronte: “Ammoderniamo la tratta Fce Adrano-Randazzo”

Il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, stasera alle 18:00 nella Pinacoteca “Nunzio Sciavarrello” ha organizzato un mega convegno per convincere la deputazione regionale e nazionale puntare sull’ammodernamento della Ferrovia Circumetnea (Fce) fino a Randazzo.

Invitati al vertice il presidente Renato Schifani, gli assessori regionali ai Trasporti, al Turismo, ai
Territorio, ai Beni culturali e all’Ambiente. Ma anche il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, il
sindaco di Catania, Enrico Trantino, il direttore della Fce, ing. Salvatore Fiore nonché tutti i primi cittadini del comprensorio e la deputazione catanese.

In tanti hanno assicurato la loro presenza tra cui il numero uno dell’Assemblea regionale siciliana. Sono parecchi i soggetti favorevoli all’iniziativa. L’incontro punta alla realizzazione di una ferrovia ad alta frequenza ed elevata capacità anche da Adrano fino a Randazzo.

Il potenziamento della mobilità

L’attuale progetto di ammodernamento della Fce, quasi completato fino a Paternò, si ferma ad Adrano. Sul posto è presente già il tracciato e le gallerie: manca solo l’elettrificazione e il binario scartamento ordinario. Dopo la città adranita resta la linea ferrata che attualmente isola i Comuni del versante nord dell’Etna.

“Riteniamo fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio, potenziare la mobilità verso e da Catania, dando attuazione al progetto di massima che la Ferrovia Circumetnea ha pronto da tempo, affinché una ferrovia moderna, a modello della metropolitana di Catania, non si fermi ad Adrano, ma arrivi a Randazzo” afferma Firrarello.

Tratta Fce Adrano-Randazzo, la questione finanziamenti

“I fondi necessari potrebbero arrivare dall’Europa – continua il primo cittadino -. Proseguire fino a Randazzo i lavori di ammodernamento della Ferrovia già progettati fino ad Adrano, altro non sarebbe che il naturale proseguimento per la valorizzazione di un territorio che ha bisogno di una mobilità più moderna ed efficiente. Ne trarrebbe beneficio la stessa città di Catania in termini della sostenibilità del traffico, e soprattutto i Comuni del nostro versante dell’Etna, che non sarebbero più periferia” chiosa.

I Comuni che in futuro saranno raggiunti da questo possibile nuovo servizio, infatti, otterrebbero notevoli benefici in termini della sostenibilità del traffico e dell’auspicato processo di disurbanizzazione migliorando numerosi settori economici fra cui il turismo ma soprattutto migliorando la qualità della vita dei residenti.