Agricoltura

Trattori, Ue esenta piccole aziende agricole da sanzioni: per maggese da obbligo a incentivi

La Commissione Europea, dopo le proteste degli agricoltori in sella ai loro trattori che si sono susseguite per settimane in mezza Europa, presenterà oggi pomeriggio proposte legislative volte ad “alleggerire” gli oneri amministrativi che gravano sulle aziende agricole. Tra l’altro, sono previste “esenzioni” dai controlli e dalle sanzioni legate ai requisiti di condizionalità, per le piccole aziende, dalla superficie inferiore ai 10 ettari, mentre il contestatissimo obbligo di tenere a maggese una parte della terra verrà “in gran parte” convertito in un “sistema di incentivi”. Lo comunica la Commissione, nel readout di un colloquio tra la presidente Ursula von der Leyen e il premier polacco Donald Tusk.

Agricoltori e crescenti incertezze

Il primo ministro polacco Donald Tusk e la presidente von der Leyen, riferisce la Commissione, hanno avuto una discussione approfondita su una nuova serie di proposte che la Commissione presenterà oggi. “Gli agricoltori – si legge – si trovano ad affrontare crescenti incertezze, causate in particolare da eventi geopolitici come la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Dobbiamo sostenere ulteriormente gli agricoltori nel contesto attuale. L’obiettivo principale di queste proposte legislative è alleggerire ulteriormente gli oneri amministrativi per gli agricoltori dell’Ue e dare agli agricoltori e agli Stati membri una maggiore flessibilità per conformarsi a determinate condizionalità ambientali, senza ridurre il livello generale di ambizione per quanto riguarda gli obiettivi di protezione ambientale e climatica. la politica agricola dell’Ue”.

Cosa succederebbe con modifiche proposte

“Attraverso le modifiche proposte – continua la Commissione – sarà possibile applicare determinati standard in modo più compatibile con le realtà quotidiane che gli agricoltori affrontano sul campo. Le nuove proposte prevedono esenzioni per le piccole aziende agricole, inferiori a 10 ettari, dai controlli e dalle sanzioni legate ai requisiti di condizionalità”, cosa che secondo la Commissione “avrà un impatto reale e immediato sulle numerose piccole aziende agricole in Polonia e nell’Unione Europea. Un’altra proposta modificherà l’obbligo degli agricoltori di non coltivare parte dei loro terreni, le cosiddette Bcaa 8. L’obbligo attuale sarà in gran parte trasformato in un sistema di incentivi. Verrà applicato retroattivamente, a partire dall’inizio del 2024″.

“In pratica – prosegue – significherebbe che gli agricoltori sono incoraggiati a mantenere le aree non produttive, ma senza temere la perdita di reddito se non sono in grado di farlo. Le proposte della Commissione sono una risposta diretta alle richieste ricevute dalle organizzazioni degli agricoltori dentro e fuori la Polonia”.