Una striscia di verde incentrata sulla simmetria delle aiuole, sulla presenza di semplici elementi decorativi in perlato di Sicilia per le sfere e le fontane di gusto classico, con giochi d’acqua e pietra Billiemi per la pavimentazione, due storiche pietre siciliane, e ancora decorazioni vegetali ricercate.
Questi gli elementi alla base del progetto dell’area verde di Palazzo Orléans, dal 1947 sede del governo regionale. Obiettivo dell’opera, ormai ultimata e visibile al pubblico, è stato “creare un collegamento in armonia fra zona esterna e interna del palazzo”.
“Abbiamo aumentato – afferma il presidente della Regione, Nello
Musumeci – il decoro dello storico immobile con una serie di interventi
pensati per esaltare la bellezza del Palazzo. Quella che prima era una striscia
di auto parcheggiate adesso è un’area verde curata in ogni dettaglio, che
fungerà da suggestiva anticamera ai giardini del Parco Orleans.
Un’opera che ha dato lavoro, negli ultimi sei mesi, a diverse ditte, tra marmisti, vivaisti, aziende edili e almeno una decina di operai impegnati nella realizzazione dell’opera, dando così una boccata d’ossigeno alle aziende del settore, ferme dopo il lockdown”.
Ma l’opera, presentata ieri non ha mancato di trovare i primi contestatori. “Tre milioni di euro per un’aiuola (e poco altro) a palazzo d’Orleans, mentre ci sono intere categorie per cui non si riesce a trovare un euro, sono l’ennesimo schiaffo del governo Musumeci ai siciliani. E hanno pure l’ardire di inaugurare quest’opera, a dir poco discutibile, in pompa magna”, hanno affermato i deputati del M5s all’Ars. “Sperperare il denaro pubblico – hanno proseguito – è sempre inaccettabile, farlo in piena pandemia, mentre tantissimi siciliani sono con l’acqua alla gola, è un sacrilegio”.