Ambiente

Trecastagni, così gli “occhi del Comune” stanno salvando i boschi dagli incivili

TRECASTAGNI – Non è un miracolo, ma un progetto andato a buon fine. Il recupero dei boschi di Monte Ilice, nella riserva C del parco dell’Etna, è frutto di un piano che l’amministrazione del Comune di Trecastagni è riuscita a pianificare e a mettere in pratica grazie anche ai fondi del “Poc legalità 2014-2020” (programma operativo complementare) che ha consentito al Comune dell’hinterland di ottenere 100mila euro di finanziamento per mettere in sicurezza molte aree dall’assalto di incivili che con i loro camioncini sino a pochi mesi fa hanno vandalizzato, deturpato e inquinato immense distese di boschi del parco del vulcano.

Oggi, invece il risultato è sotto gli occhi di tutti e da alcuni mesi, grazie all’installazione delle telecamere e all’affissione di cartelli appositi, la lotta a chi scarica abusivamente nei boschi qualsiasi tipo di rifiuti, sta producendo buoni risultati. Basta fare un giro nell’area di Monte Ilice, dalla periferia del paese di Trecastagni sino al centro della Capinera, per rendersi conto come quell’immenso patrimonio boschivo è stato restituito pulito e bonificato alla fruizione degli amanti della natura. È chiaro, però, che la lotta a chi deturpa il territorio non finisce qui. E difatti l’amministrazione trecastagnese sta per stipulare un nuovo accordo per consentire di mettere in sicurezza altre aree periferiche del paese dove ci sono ancora molte aree deturpate.

“Il piano è andato a buon fine grazie anche alla collaborazione con alcune associazioni di volontariato ed escursionisti che hanno lavorato fianco a fianco alla nostra amministrazione per rendere concreta la bonifica dei nostri boschi – ha spiegato il sindaco trecastagnese, Giuseppe Messina -. Devo dire che il progetto si è mosso con una certa difficoltà, perché per prima cosa abbiamo dovuto provvedere a spese del Comune al recupero delle aree boschive, piene di rifiuti, con un esborso di oltre 10mila euro e decine di camion che hanno depositato in discarica tonnellate di rifiuti, tra i più svariati, dall’eternit ai pneumatici abbandonati. Successivamente sono state installate le telecamere e per fortuna da allora tutto sta procedendo sulla linea tracciata”.

“Grazie alla collaborazione con le associazioni di escursionisti e l’associazione ‘Chiarìa’ che si è aggiudicata la gestione del punto base ‘La casa della Capinera’ – ha aggiunto l’assessore di Trecastagni Edmondo Pappalardo, che ha anche la delega al Turismo – ha fatto si è che l’attenzione riservata ai boschi di Trecastagni – per noi fondamentale anche dal punto di vista naturalistico e turistico – ha permesso di mettere mano al disastro ambientale che ha caratterizzato queste aree naturalistiche della zona C della Riserva. Quindi oltre all’azione di sensibilizzazione abbiamo installato numerose telecamere che monitorano tutti i mezzi che transitano nelle zone sottoposte in passato a disastro ambientale”.

“Grazie a questi supporti – ha proseguito l’assessore – abbiamo registrato un azzeramento dei fenomeni di scarico in tutta la zona. In altre aree, invece, stiamo provvedendo a stipulare altri protocolli e poi installeremo ‘foto Trappole’ e telecamere per proseguire nell’azione di contrasti verso chi imbratta e scarica rifiuti. è chiaro che chi verrà sorpreso a scaricare qualsiasi tipo di materiale verrà immediatamente multato e poi segnalato all’autorità giudiziaria”.
“Questa gente deve rendersi conto che il recupero della natura è anche un volano per il turismo escursionistico che sull’’Etna sta ottenendo risultati insperati e per l’economia dei centri amministrati – ha proseguito il sindaco -. Con il finanziamento ottenuto di centomila euro saremo in grado di installare altre telecamere lungo tutti i percorsi e sostituire quelle che sono andate in tilt. I risultati finora sono più che lusinghieri e contiamo quindi continuare su questa strada lungo tutta la durata della nostra consiliatura”.

Il recupero dei boschi dell’Area C della pre riserva dell’Etna è stato accolto con grande soddisfazione dagli amanti della natura e anche dai cittadini. Le aree recuperate sono un ottimo colpo d’occhio e un buon biglietto da visita per tutti i turisti che anche sotto queste feste stanno visitando l’Etna. Il caso positivo di Trecastagni dovrebbe essere preso da esempio da altri paesi dell’hinterland che da decenni sono ostaggio di chi deposita rifiuti ad ogni angolo del loro territorio. Il caso del recupero dei boschi di Monte Ilice è la testimonianza che quando i progetti funzionano emerge la buona amministrazione. E nel caso del recupero di questa porzione di pre riserva del Parco siamo davanti proprio a un’azione frutto della buona amministrazione.