Ha appena terminato il suo Grand Tour dei borghi siciliani durato due anni esatti, per poterne fare in seguito una enciclopedia per tutti coloro che vogliano fruirne, lo scrittore e fotoreporter Tregor Russo.
Sono 50 i borghi visitati dall’artista con l’intento, quindi, di far conoscere e riscoprire l’entroterra della Sicilia, con le sue tradizioni e il suo folklore, oltre ai beni artistici, culturali e monumentali che racchiude.
Il palermitano Russo non è nuovo a questo genere di iniziative perché molto attento alla bellezza che lo circonda, motivo per cui ha già pubblicato tre libri di saggistica, poesie e pensieri: uno nel 2018, dal titolo “Catarsi redentrice”; il secondo nel 2020 – “Al rintoccar dei sensi assopiti” – e l’ultimo pubblicato nel 2021, “Le ferite dell’Essere”. In ambito internazionale ha appena pubblicato il suo settimo album metal.
In questi due anni ha anche percorso a piedi i borghi e i comuni antichi dell’entroterra siciliano, dalle Madonie ai Peloritani, dall’Etna a Trapani, restituendo poi le memorie che confluiranno in un testo dedicato.
Sulla delicata tematica dello spopolamento dei Comuni più piccoli, Tregor Russo ha dichiarato a Qds: “Purtroppo moltissime cittadine stanno vivendo questo fenomeno perché non c’è un ricambio generazionale. Dopo aver studiato, infatti, i giovani non trovano sbocchi lavorativi in queste aree e sono costretti ad andare via per realizzarsi nella propria vita. Ed è veramente un peccato, perché la Sicilia potrebbe tranquillamente vivere di turismo. È considerata la terza isola più bella al mondo ma è anche piena di siti archeologici, pachi naturali, musei, agriturismi; non ha nulla da invidiare a nessun’altra terra, ma è necessario investire qui affinché i giovani possano restare a casa propria”.
Sonia Sabatino