“Se si deve scegliere di creare disagi ai lavoratori che ogni santo giorno prendono il treno per fare il loro dovere o a chi magari viene in Sicilia in vacanza, personalmente sceglierei sempre la seconda”. Il sottosegretario ai Trasporti Giancarlo Cancelleri risponde alle critiche che gli sono arrivate dopo la notizia che per tutta l’estate tra Palermo e Catania non ci saranno treni.
Da domenica 12 giugno fino al 10 settembre, per l’esattezza. Cancelleri non si sottrae, nemmeno sull’ormai annosa questione Frecciabianca, e spiega la scelta di effettuare i lavori in estate, anche se chiarisce subito: “E’ una scelta fatta da Rfi e Regione, il Ministero in questo caso non c’entra”.
Non è facile spiegare al cittadino che le due principali città della Sicilia, le più grandi, per 3 mesi saranno collegate solo in strada, anche perchè tutti conosciamo le condizioni dell’A19…
Capisco e non capisco le critiche, in questo caso. Il raddoppio tra Bicocca e Catenanuova non ha mai chiuso i battenti, nemmeno in tempo di Covid. Faccio io una domanda a chi polemizza piuttosto…
Prego
Quando dovevamo effettuare questi lavori, che sono davvero fondamentali per velocizzare il trasporto ferroviario in Sicilia e per ammodernare le linee? Se li facevamo d’inverno avremmo penalizzato migliaia e migliaia di pendolari che ogni santo giorno vanno a lavorare. La gente quando parla ha presente della mole di persone che viaggiano ogni giorno da Agrigento, Caltanissetta e da quelle zone, sotto la neve d’inverno, per spostarsi a lavoro o per andare a scuola? Non credo. Potevamo scegliere di danneggiare loro, ma ovviamente c’era un’altra scelta, quella magari di penalizzare chi usa il treno per andare a divertirsi. Non è stata una scelta facile, ma Rfi, Trenitalia e la Regione hanno deciso così e non posso che essere d’accordo.
Non c’era un modo per cercare di salvaguardare tutti, lavoratori e non?
In estate si lavora meglio per tutta una serie di ragioni oggettive, tra cui il clima stesso. Non si potevano di certo effettuare i lavori solo in notturna con aperture e chiusure nel giro di poche ore. Tra l’altro, non è una novità che certi interventi e certe chiusure avvengano in estate: è successo anche gli anni passati, e sempre per i motivi che ho elencato.
Negli scorsi giorni sono anche usciti articoli dove si parlava del fallimento del Frecciabianca, pochi passeggeri e ora la soppressione, non si capisce se momentanea o meno, data la chiusura estiva della linea. Qual è la situazione?
A settembre ci sarà una rimodulazione. Stiamo ragionando insieme all’ad Corradi di farlo partire da Agrigento, e potrebbe anche diventare un Intercity, notturno o diurno è ancora da decidere. Non partirà più da Palermo e farà un’altra linea. Detto questo, io quando l’ho preso da Catania, per arrivare a Roma ci ho messo 7 ore contro le 10 degli altri treni: non mi si venga a dire che non è utile o peggio ancora uno spreco.