Sono in netto aumento le truffe bancarie online, un fenomeno dilagante e che può essere contrastato solo con l’educazione digitale e una comunicazione efficace che informi sul tema pericoloso e alquanto complesso.
Le truffe bancarie online avvengono soprattutto ingannando i soggetti con degli sms, delle email e così via. In particolare le prese in giro si basano su mezzi di pagamento elettronici oppure approfittando dei sistemi di home banking.
La Fabi – Federazione Autonoma Bancari Italiani – col suo dirigente nazionale e responsabile in tema salute e sicurezza a Palermo, Gabriele Urzì, mette in guardia da questo tipo di rischi e ha detto: “La diffusione delle truffe bancarie online ormai è diventata un problema sociale da combattere con una educazione digitale e con una massiccia campagna di informazione e in questo quadro, è apprezzabile l’ulteriore iniziativa di Abi, l’associazione bancaria italiana che, con la collaborazione delle associazioni dei consumatori che lavorano con Abi al progetto trasparenza semplice, della polizia di Stato, di Certfin, Ossif e di Abilab, hanno predisposto dei vademecum, pubblicizzati ieri, per contrastare i crimini informatici e le truffe e per accrescere la sicurezza degli utenti”.
In Sicilia, secondo alcuni dati diffusi da Abf, anzi, considerando solo il capoluogo si conta l’11% dei ricorsi presentati nel 2022. Ecco dunque che in aiuta arriva la guida pubblicata da Abi per contrastare le truffe bancarie.
Per operare online in modo comodo e sicuro, infatti, è importante seguire alcune semplici regole:
L’Abi inoltre fornisce suggerimenti per andare in banca in piena sicurezza, effettuare pagamenti con carte e prelevare contanti allo sportello automatico (Atm) senza correre rischi, evitare di cadere in truffe telefoniche.
I comportamenti da seguire:
Utilizzando lo sportello automatico (Atm):
Attenzione alle truffe telefoniche:
non prendere assolutamente in considerazione la richiesta telefonica di effettuare bonifici per pagare servizi o utenze, o in considerazione di richieste di denaro anche in relazione a parenti stretti cui il frodatore potrebbe alludere. Non fornire alcun tipo di informazione finanziaria ad operatori telefonici, nessuna banca o altro soggetto di natura finanziaria può chiedere telefonicamente le credenziali di accesso al conto corrente online o le coordinate bancarie. In caso di dubbi, contattare la banca e chiedere ragguagli.
Cosa fare se si è subito una truffa
Sporgere querela verso ignoti alle autorità competenti, disconoscendo esplicitamente le operazioni finanziarie che ti sono state illegittimamente attribuite. In caso di frodi su carte di pagamento, bloccare immediatamente la propria carta chiamando il servizio clienti della propria banca o emittente;
inviare una raccomandata alla propria banca evidenziando i fatti ed allegando sempre copia della denuncia e di un documento di identità.
I suggerimenti sono predisposti dall’Abi con la collaborazione delle Associazioni dei consumatori che lavorano con Abi al Progetto Trasparenza Semplice, della Polizia di Stato, di CERTFin, OSSIF e di ABILab.