Sanità

Tumore al seno, test genomici gratis per stabilire terapia efficace

Ogni anno in Italia circa 10 mila donne colpite da tumore del seno in fase iniziale possono beneficiare dei test genomici. Questi esami consentono di stabilire in quali casi la chemioterapia in aggiunta alla terapia ormonale è realmente necessaria dopo la chirurgia e in quali invece è sufficiente l’ormonoterapia, evitando così inutili tossicità.

La gratuità dei test genomici su tutto il territorio è “il risultato molto importante di una battaglia per cui si sono spese l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e le associazioni di pazienti e che si è conclusa con la recente firma del decreto attuativo da parte del Ministro dalla Salute Roberto Speranza, che ha sbloccato il Fondo di 20 milioni di euro destinato a queste analisi molecolari”.

Ora per medici e pazienti è necessario che le Regioni emanino subito i provvedimenti richiesti per l’erogazione del finanziamento. Questo il messaggio che arriva da un webinar Aiom tenutosi oggi. “La firma del decreto attuativo in pochi mesi è davvero un ottimo risultato, ottenuto grazie al gioco di squadra – spiega Giordano Beretta, presidente Aiom -. L’introduzione dei test genomici nel percorso clinico delle pazienti rappresenta un esempio virtuoso di sinergia tra istituzioni, pazienti e comunità scientifica”.

“La firma del decreto attuativo da parte del ministro permette di sanare un ritardo di almeno un decennio rispetto alle pratiche adottate in altri Paesi, come Germania, Regno Unito, Spagna e Grecia – sottolinea Francesco Cognetti, presidente di Foce (Confederazione Oncologi, Cardiologi, Ematologi) -. In particolare, un test genomico a 21 geni è in grado di identificare le pazienti che hanno maggiore o minore probabilità di trarre beneficio dalla chemioterapia adiuvante o dalla sola terapia ormonale. Nello studio PONDx, realizzato dal Regina Elena di Roma su 1.738 pazienti, più di un terzo ha evitato la chemioterapia”.

“Il tema dell’accesso gratuito ai test genomici per evitare alle pazienti chemioterapie inutili- conclude Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia- ci vede impegnate da anni. Siamo già pronte a proseguire l’azione di monitoraggio e sollecito alle Regioni affinché emanino subito i provvedimenti richiesti dal Ministero per l’erogazione del finanziamento.”