Gli addetti ai lavori mesi fa non confidavano nel miracolo di Natale per il comparto turistico e gli eventi, purtroppo, sembrano dar loro ragione. Le aperture (parziali), che ad oggi consentono gli spostamenti tra i comuni nella nostra Isola, non hanno convinto le amministrazioni a mettere mano al portafogli e ad organizzare piccole manifestazioni, iniziative e novità tali da spingere il turismo interno durante il periodo natalizio.
Sarà un Natale a luci spente, in tutti i sensi. L’assessore regionale al Turismo, sport e spettacolo, Manlio Messina (intervista in basso), dichiara al QdS: “Le attuali restrizioni non consentono oggi di portare avanti quello che da parte di tutti si auspicava” e prova a spingere l’acceleratore sugli spettacoli via web durante le feste.
Eppure il lungo periodo di stop avrebbe potuto consentire di programmare con la dovuta calma e attenzione una ripartenza post lockdown; una fetta di Siciliani ha voglia di riscoprire le bellezze dell’Isola. La chiave di volta, lo abbiamo scritto più volte, è ripartire con una seria valorizzazione di quanto la Sicilia ci offre riqualificando i siti che poi verranno riaperti al pubblico ed offrendo una vetrina nel web adeguata. Non sfruttare o sfruttare parzialmente i mesi di stop in questa direzione non ci permetterà di partire con uno sprint che ci consenta di intercettare nuove fette di mercato. Se l’innegabile prima attrazione isolana resta il mare, non bisogna dimenticare altri quattro punti cardine da cui ripartire: borghi, enogastronomia, parchi e riserve naturali, cultura (con la “C” maiuscola).
La Regione guarda al medio-lungo termine, dunque, e porta avanti il progetto “See Sicily”: il turista acquisterà attraverso le agenzie di viaggio due notti e la Regione Siciliana ne pagherà una, insieme a una visita guidata. Un progetto da 75 milioni stanziati in ambito turistico a fine aprile (dalla manovra finanziaria per fronteggiare l’emergenza Covid-19) e che (a causa di un lungo iter burocratico) promette di rendere fruibile l’iniziativa ai cittadini non prima del periodo primaverile, se non addirittura in estate. Le strutture ricettive che hanno aderito in questa prima fase sono circa 800 per un numero di posti pari a 161.867.
Intanto le aziende del comparto soffrono e i numeri sono davvero pesanti: nella prima metà del 2020 nell’Isola si è registrato il sessanta per cento in meno di arrivi e il sessantuno di pernottamenti con una contrazione di sei milioni e settecentomila turisti rispetto al 2019.
Questa però è la fotografia ufficiale, così come emerge dalla statistica- si legge in uno studio del Tci (Touring club italiano) – senza contare dunque tutto il non rilevato che oggi è importantissimo, soprattutto nel settore ricettivo, grazie alla diffusione delle piattaforme digitali che si aggiungono allo storico mercato delle locazioni estive. Studi effettuati negli scorsi decenni avevano definito a livello Italia un moltiplicatore pari a 3 per arrivare a quantificare, partendo dalle presenze ufficiali, quelle reali. E così, considerando questo moltiplicatore (che considera anche il turismo sommerso) i pernottamenti persi in Sicilia potrebbero essere ben 24 milioni per una spesa turistica di quasi due miliardi di euro (oltre il 2% del Pil della Sicilia).
La nostra regione è tra quelle più colpite dall’effetto Covid-19 per quanto riguarda il settore turistico secondo quanto emerge da una stima a consuntivo dell’Istituto Demoskopika sulla base degli incassi dell’imposta di soggiorno rilevati dal sistema Siope, incrociati con i dati dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) sui movimenti turistici attinenti al 2019 e con i dati sul turismo della Banca d’Italia. Per quel che attiene alla contrazione della spesa turistica, in Sicilia i numeri parlano di -538.811.632 euro. Le aziende turistiche siciliane a rischio fallimento, sempre secondo Demoskopika, nell’eventualità di un nuovo lockdown sarebbero 6.478 con una perdita di 22.991 posti di lavoro.
Salvatore Bartolotta, coordinatore regionale del Club “I borghi più belli d’Italia” (intervista in basso) conferma le difficoltà del periodo e sull’imminente periodo di feste dichiara: “Nessun Comune ha in programma, al momento, manifestazioni e iniziative pur avendo, in alcuni casi, qualche risorsa in bilancio; è tutto bloccato”. E così chi vorrà e potrà si vedrà costretto ad “accontentarsi” di spettacoli via web patrocinati dall’assessorato al turismo.
Tra questi la rassegna “Beatles go Baroque”, fino al 23 dicembre: una serie di appuntamenti musicali, trasmessi in diretta streaming da Trapani a Palermo, un connubio tra note e barocco. Poche le occasioni per assistere a qualcosa dal vivo. Si segnala tra dicembre e gennaio “Illuminiamo Bagheria”, con giochi di luci in centro; il concerto fanfara dei carabinieri di Palermo e la maratona Beethoeven sempre a Palermo nel mese corrente. La ripartenza vera e propria appare lontana.
Christmas in streaming, concerti ed eventi trovano spazio solo sul web
Far ripartire il turismo subito dopo le restrizioni, idee e progetti in campo?
“Rispetto alla programmazione turistica non ci siamo mai fermati, tanto è vero che girano gli spot della Sicilia sulle reti nazionali, sulla stampa straniera, sui social. Ovviamente siamo pronti e ci auguriamo che possano ripartire al più presto le fiere internazionali alle quali partecipiamo con nostri stand per promuovere la nostra Isola. Quindi, non appena sarà possibile saremo ancora nelle fiere e organizzeremo gli eventi nelle ambasciate. Per il 2021 riproporremo il Bellini Renaissance, la manifestazione equestre di Ambelia e speriamo di far partire il Sicilia Jazz Festival e la Fiera del turismo sportivo, che abbiamo programmato a Palermo. Inoltre ricordo il gemellaggio che abbiamo fatto con l’Umbria per la promozione delle nostre regioni”.
Durante il periodo natalizio cosa ha progettato l’assessorato per il turismo interno?
“Conosciamo tutti le misure contenute nell’ultimo Dpcm per il periodo che va dal 21 dicembre al 6 gennaio e il divieto di spostamenti tra comuni per il 25, 26 e 1 gennaio quindi c’è poco da dire: per adesso si stanno organizzando spettacoli sul web, tutto da remoto; tante persone hanno paura ad uscire da casa. La maggior parte degli eventi e spettacoli sono organizzati, sia pur in forma ridotta, via web. Dal 14 al 19 dicembre, ad esempio, si svolgerà online la VI edizione di “Write”, progetto di residenza internazionale di drammaturgia. Avremo, inoltre, il “My way festival winter” per ricordare le origini di Frank Sinatra il cui padre era di Lercara Friddi; l’Opera Seres a Catania in questo mese e Etna 1669 sempre a Catania. Ricordo il progetto Cassandra a Noto nel mese di dicembre; Natale in festa a Trecastagni tra dicembre e gennaio con la premiazione “Castagna d’argento”; “Intermittenze” sempre a Catania e Natale 2020 a Bronte. L’organizzazione avviene da parte di associazioni cui l’assessorato dà il patrocinio. Altra iniziativa è la II edizione del Festival Wallofsounds 2020 dal 10 al 20 Dicembre in live streaming. É chiaro che le attuali restrizioni non consentono oggi di portare avanti quello che da parte di tutti si auspicava”.
Possibile programmazione a medio-lungo termine
Quali sono le iniziative turistiche nei borghi nel periodo natalizio?
“Niente di particolare da segnalare per alcun comune. Le amministrazioni non programmano a causa dell’incertezza che riguarda i provvedimenti nazionali su spostamenti ed emergenza Covid. Nessun Comune ha in programma, al momento, manifestazioni e iniziative pur avendo, in alcuni casi, qualche risorsa in bilancio; è tutto bloccato. Qualcosa potrebbe muoversi nei prossimi giorni se non ci saranno novità negative e restrizioni ulteriori. Stiamo provando comunque ad allestire i nostri borghi nell’ambito di un clima natalizio con alberi di Natale, luminarie e qualche addobbo”.
Cosa c’è da aspettarsi per l’anno nuovo?
“Ci stiamo attivando con i webinar per la programmazione del prossimo anno e stiamo facendo un piano strategico dei borghi in modo da attingere al recovery found e al piano di resilienza attuato da Stato e Regione. Qualcosa si muove pure per le Snai (strategie nazionali aree interne). Stiamo lavorando per il medio e lungo termine”.