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I turisti italiani “snobbano” la Sicilia: Taormina, Cefalù e salvano la stagione. E in autunno…

I risultati positivi di inizio 2023 avevano creato le aspettative per un’estate da record. E invece il turismo ha subìto una battuta di arresto. A registrare una performance negativa è stata proprio la domanda interna con una netta flessione degli italiani (-5,7%). Crescono, invece, e salvano la stagione, gli stranieri con un aumento del +3,6%. In totale il trimestre estivo 2023 potrebbe chiudere con un -1,4% di pernottamenti. È questo il bilancio dei mesi di giugno, luglio e agosto che emerge dall’indagine di Assoturismo Confesercenti, realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, su un campione di 1 449 imprenditori della ricettività. In valori assoluti, i turisti registrati nelle strutture ricettive risulterebbero circa 50,5 milioni, per un totale di circa 207 milioni di pernottamenti, 3 milioni in meno rispetto al 2022.

Vittorio Messina

Messina: “In Sicilia un calo dal 25 al 28%”

Ma com’è andato il turismo siciliano in questi tre mesi? Sull’argomento il Quotidiano di Sicilia ha intervistato Vittorio Messina, siciliano e presidente nazionale di Assoturismo-Confesercenti che già, nel comunicato dell’associazione, pone l’accento sulle “difficoltà operative dei voli da e per la Sicilia” e dopo, ai nostri microfoni, parla delle altre problematiche che hanno investito la nostra terra quest’estate. “La situazione siciliana – afferma Vittorio Messina – ricalca indubbiamente quella nazionale: la Sicilia si salva per quello che riguarda le presenze nelle località di prima fascia, le mete turistiche per eccellenza: Taormina, Cefalù, Erice, mentre soffre perché registra un calo delle presenze, soprattutto di turisti italiani, in tutto il resto del territorio. Il calo che noi in Sicilia registriamo si attesta, per la stagione estiva, dal 25% al 28% di presenze in meno”.

“Anche in autunno è previsto un calo”

Messina ha cercato di fare le previsioni per il periodo autunnale. “Le prospettive le dettano i numeri e quelli di cui oggi siamo in possesso ci dicono che c’è un calo e la stessa cosa si registrerà in autunno. – sottolinea il presidente nazionale di Assoturismo – Noi rimaniamo con la speranza di potere sovvertire questa previsione anche perché veniamo da una stagione estiva che era iniziata con la possibilità di realizzare, con la forza dei numeri che avevamo registrato in occasione dei ponti di Pasqua, del primo maggio e del 2 giugno, un “boom” di presenze turistiche che poi in realtà non c’è stato. La nostra speranza è quella di venire smentiti questa volta, in cui invece parliamo di una flessione. E’ difficile ma ci speriamo fino all’ultimo”.

“Abbiamo tante possibilità da sfruttare”

“La stagione – prosegue Vittorio Messina – è iniziata male perché abbiamo avuto un giugno non buonissimo dal punto di vista climatico e dopo Ferragosto il clima in realtà non è più quello propriamente balneare, è un clima gradevole ma non più caldissimo. Speriamo quindi che l’autunno porti dietro un po’ di turismo culturale, nelle città d’arte. Noi abbiamo tanto patrimonio e tanti percorsi dell’Unesco; abbiamo il percorso barocco, il percorso della Valle dei templi, il percorso di Palermo, arabo-normanno. Abbiamo tante possibilità da potere sfruttare – conclude il numero uno nazionale di Assoturismo – e dovremmo concentraci, soprattutto nelle mezze stagioni, nell’incrementare questa tipologia di turismo”.