È un puzzle che sta componendo i suoi ultimi pezzi, quello della prossima edizione de “Le Vie dei Tesori”. Di sicuro non c’è parte della Sicilia da cui non arrivi interesse a far parte del circuito, sintomo di una grande voglia di ripartire nel segno di una bellezza partecipata dalle comunità.
Una Sicilia che si scopre a poco a poco, trasformandosi in un unico museo diffuso: negli otto weekend di settembre e ottobre tornerà per la sua quindicesima edizione il festival che ogni anno apre, racconta e mette in rete bellezza, cultura e storia dell’Isola.
Il festival, infatti, ha annunciato le sue prossime date nel corso di un incontro alla Borsa internazionale del Turismo, quest’anno svolta in versione digitale. Si sono collegati gli assessori della Regione siciliana Manlio Messina (Turismo), Roberto Lagalla (Istruzione) e Alberto Samonà (Beni culturali), la Fondazione Le Vie dei Tesori, con il suo presidente Laura Anello.
“Le Vie dei Tesori è riuscito a sfidare il Covid, è la nostra speranza per il futuro, per il rilancio del turismo. Supporteremo la comunicazione delle iniziative della rassegna e quelle parallele legate ai percorsi nei borghi: attendiamo molti turisti quest’estate e Le Vie dei Tesori sarà una delle iniziative su cui puntiamo di più” spiega l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina.
“Ci prepariamo ad un’edizione speciale di rinascita delle Vie dei Tesori che percorrerà la Sicilia per due mesi. Tesori architettonici e naturalistici aperti al pubblico, un’unica rete di pubblico e privato. Cultura vuol dire sviluppo ed economia, per ripensare i nostri centri urbani e i nostri parchi, nell’ottica della crescita e della progettualità”, interviene l’assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà.
“Anche quest’anno migliaia di studenti liceali e universitari potranno collaborare alla grande e colorata realtà delle Vie dei Tesori: sarà per loro un’occasione di crescita e uno sguardo al futuro per chi vuole lavorare nel turismo” dice l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla. Giardini, terrazze segrete, monasteri, palazzi nobiliari, aree archeologiche, ma anche ruderi con un passato affascinante.
“Le Vie dei Tesori – aggiunge il presidente della Fondazione, Laura Anello – è da sempre la manifestazione di una comunità che si riprende il suo patrimonio, se ne riappropria, impara a conoscere la propria storia attraverso luoghi ed esperienze, partecipa a una semina partecipata di conoscenza. Siamo convinti che quest’anno possa essere davvero un’occasione di rinascita collettiva”.
La quindicesima edizione è in piena fase organizzativa: i luoghi saranno oltre 400, pronti a raccontarsi.