Inchiesta

Turismo, il Veneto vale cinque volte la Sicilia

PALERMO – Il turismo italiano sembra riprendere quota nel 2022, dopo gli ultimi due anni bui della pandemia. Stando alle rilevazioni Enit, l’Agenzia nazionale del comparto, nel primo semestre di quest’anno sono state 141,8 milioni le presenze (o pernottamenti) e 43,8 milioni gli arrivi nelle strutture ricettive. Si tratta di una crescita che segna un’incoraggiante +143,7% nel primo caso e +137% nel secondo. Dati che fanno pensare che la pandemia sia ormai una storia vecchia e dimenticata dai turisti e che fanno ben sperare per il secondo semestre dell’anno, sebbene sarà molto difficile avvicinarsi alle 436,7 milioni presenze del 2019 pre-Covid.

Il vero e proprio recupero rispetto al 2021 riguarda i 71 milioni di stranieri che hanno prediletto il nostro Paese per le vacanze, una cifra per cui si registra una crescita del 361% rispetto al semestre dell’anno precedente e di ben cinque volte lo stesso periodo in termini di arrivi (19,6 milioni vs 3,9).

Aria di rimonta anche per la nostra Sicilia, con un numero di arrivi e presenze che, nel complesso, sono più che raddoppiati rispetto al 2021. Stando ai dati diffusi dal Dipartimento del Turismo della Regione Sicilia, infatti, nei primi sette mesi dell’anno sono stati registrati 2.340.048 arrivi e 7.302.064 presenze, contro 1.235.926 arrivi e 3.770.914 presenze dello stesso periodo dell’anno scorso. Più nel dettaglio, da gennaio alla fine di luglio 2022 gli arrivi hanno visto un incremento dell’89,3% e le presenze del 93,6%… CONTINUA LA LETTURA. QUESTO CONTENUTO È RISERVATO AGLI ABBONATI

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