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Guerra Ucraina, “Russia deporta bambini di Mariupol”, cosa succede

L’Ucraina ha accusato oggi la Russia di aver deportato bambini dalla città assediata di Mariupol. Ad affermarlo è stato – secondo il Financial Times – il ministero degli Esteri di Kiev.

“Fino al 19 marzo oltre 2.300 bambini deportati in Russia”

“In base alle informazioni ricevute, fino al 19 marzo, le forze di occupazione russe avevano deportato verso il territorio della Federazione di Russia 2.389 bambini che si trovavano nei distretti temporaneamente occupati delle regioni di Donetsk e Lugansk”, ha affermato in un comunicato il ministero degli Esteri di Mosca.

“Il trasferimento forzato verso il territorio dello stato aggressore, a partire da quello dei bambini, mostra i segni del rapimento. Tali azioni sono in palese violazione della legge internazionale, in particolare della legge umanitaria internazionale”, continua il comunicato.

FT segnala che oggi l’agenzia di stampa russa Interfax aveva dato notizia dell’evacuazione da un centro temporaneo nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk di 450 persone sfollate da Mariupol, tra le quali 100 bambini.