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Ucraina, “Cibo finito anche negli ospedali, ecco di cosa c’è bisogno” – LISTA

Continua l’emergenza in Ucraina, bombardata dalla Russia. I morti giacciono per strada, le bombe colpiscono anche i civili, persino gli ospedali. Adesso la produzione interna del Paese è bloccata, scarseggiano medicine e beni primari. Il disperato appello del Banco alimentare di Kiev.

Emergenza Ucraina, di cosa c’è bisogno

Le nostre prime esigenze riguardano il cibo e i prodotti per l’igiene. In particolare abbiamo bisogno di: pesce e carne in scatola, carne, verdura, latte in polvere, zuppe, farina, olio, cereali, zucchero, the, lievito e formaggi stagionati.

Le forniture alimentari dall’estero possono prevenire la fame in quanto non vi è produzione interna a causa della guerra. Il cibo dovrebbe essere raccolto in centri logistici vicino al confine occidentale per ridistribuirlo in tutto il paese”. È l’appello ai Paesi europei che arriva da Nadiya Borysenko, fondatrice della Kiev City Charity Foundation ‘Food Bank’, il Banco alimentare dell’Ucraina.

Il rischio di uscire (o raggiungere) i rifugi anche per procurarsi i beni di prima necessità

Le persone non possono muoversi dai rifugi per andare a prendere il cibo ed è molto pericoloso consegnarlo

“Stiamo ancora operando a Kiev e stiamo recuperando cibo da magazzini che stoccavano per scuole o altre istituzioni che hanno chiuso e lo stiamo ridistribuendo all’ospedale perché non ha scorte. Ma stanno finendo anche queste derrate ed è impossibile portare aiuti a Kiev – continua Borysenko -. Un altro problema grave è che le persone non possono muoversi dai rifugi per andare a prendere il cibo ed è molto pericoloso consegnarlo”.

I punti di distribuzione

Prima della guerra, la Kiev City Charity Foundation ‘Food Bank’, membro a pieno titolo della Feba, la Federazione dei banchi alimentari europei, in Ucraina, lavorava con produttori e supermercati per il recupero di cibo e prodotti di prima necessità e con organizzazioni caritatevoli per la loro distribuzione. Nel 2021, la Food Bank ha sostenuto 140 organizzazioni di beneficenza che hanno assistito più di 1.267.000 persone bisognose.

“Abbiamo due punti di distribuzione nella città di Leopoli e abbiamo ricevuto nei giorni scorsi un primo camion con 33 bancali di cibo da Toidupank, il membro Feba in Estonia. L’altro magazzino è a Chernivsti, 280 km a sud/est di Leopoli. Da queste due città portiamo cibo alle città più piccole non ancora bombardate. Stiamo cercando volontari perché non bastano, pur essendosi presentati in tanti ad aiutare”, conclude Nadiya Borysenko.