Il Patriarca di Mosca Kirill è tornato ad incoraggiare i fedeli russi ad arruolarsi per sostenere il conflitto in Ucraina, dopo l’annuncio della mobilitazione parziale dei giorni scorsi e la chiamata alle armi dei riservisti da parte del presidente Vladimir Putin.
“La Chiesa prega perché questa guerra finisca il prima possibile”, ha detto il Patriarca nella sua omelia domenicale.
“Allo stesso tempo, siamo consapevoli che chi muore adempiendo al proprio dovere militare si sacrifica per gli altri. E quindi crediamo che questo sacrificio lavi via tutti i peccati che una persona ha commesso”, ha aggiunto.
Nel frattempo, nelle scorse ore il ministro degli Esteri della Russia Lavrov parlando a margine dell’Assemblea generale dell’Onu a New York ha sottolineato l’esistenza di una presunta “russofobia grottesca” in Occidente.
Secondo il ministro, l’obiettivo dei Paesi occidentali “non è sconfiggerci. Vogliono toglierci dalle cartine, cancellarci dalle mappe”. ”Gli Stati Uniti e i loro alleati sono dei dittatori”, ha aggiunto.