CATANIA – La Ugl di Catania ha partecipato la scorsa settimana ai lavori della Commissione consiliare permanente Urbanistica del Comune di Catania, voluta dal presidente Manfredi Zammataro per avviare un confronto con le parti sociali sulla revisione del Piano regolatore del porto catanese.
“Nei giorni scorsi, attraverso i documenti pubblicati dall’Ente comunale, come organizzazione sindacale abbiamo avuto modo di iniziare a studiare l’elaborato dell’Autorità di sistema del mare della Sicilia orientale che riguarda nellospecifico la struttura portuale di Catania”, ha spiegato il segretario territoriale della Ugl etnea, Giovanni Musumeci. “Ai commissari presenti – ha aggiunto – abbiamo esposto il nostro pensiero dal punto di vista dello sviluppo economico e occupazionale, dato che il porto è una componente essenziale dell’economia della nostra area a maggior ragione oggi che sta per partire la Zona economica speciale”.
“Ci sono due aspetti però – ha spiegato il segretario etneo – che abbiamo voluto evidenziare sin da subito, ovvero quello della necessità di rendere concreta la pianificazione in tempi rapidi perché non è più possibile attendere, evitando che quanto progettato possa già diventare obsoleto a causa dei soliti ritardi decisionali ed operativi. Inoltre, ci è sembrato opportuno ribadire il principio che al nostro porto bisogna prima di tutto dare un’identità ben definita, poiché ancora adesso il caos regna sovrano. Non si capisce infatti dove inizia e dove finisce la filiera legata alla marineria, oppure il comparto della nautica da diporto o la cantieristica e le iniziative connesse, il trasporto merci, le sedi delle varie istituzioni lì insediate, ma soprattutto l’attività commerciale e turistica”.
“è innegabile – ha aggiunto Musumeci – che la vocazione dell’area portuale di Catania, in prevalenza, è di tipo turistico tenuto conto della straordinaria vicinanza con i siti culturali del centro storico e la scarsa difficoltà a raggiungere, dallo stesso porto, le principali mete turistiche della provincia e del Sud-Est siciliano (in particolar modo quando saranno realizzare le infrastrutture in itinere). In questo senso, diventa di fondamentale importanza il potenziamento dei servizi di accoglienza delle navi da crociera e dei diportisti. Di pari passo va il completamento delle opere per il trasporto marittimo di persone e merci, il cui volume di affari è in costante crescita e potrebbe aumentare di molto con il definitivo avvio delle Zes, mentre è opportuno spostare il residuo movimento container su Augusta. In questo senso, diventano non più procrastinabili la definizione dei diversi settori produttivi all’interno del porto, eliminando ogni genere di promiscuità, la costruzione della mantellata ed il recupero della nuova darsena, nonché la valorizzazione della passeggiata sul molo di levante”.
“La rinascita di Catania – ha concluso Musumeci – viene anche dal mare, che dasempre è stato la porta di Catania oltre che fonte di occupazione e progresso per i catanesi ed ilterritorio. Per questo motivo, noi come Ugl riteniamo che il Piano regolatore del porto possa essere un’occasione da non perdere e sfruttare con tempistiche certe, per recuperare il tempofino ad oggi purtroppo perso”.