Palermo, pur nella sua decadenza, è capace di tutto, anche di essere la location di una splendida storia.
Lui è Maro, alto e biondo, un fisico che potremmo definire prestante, viene da Brema, faceva il pilota per prestigiose compagnie aeree, Lufthansa, KLM, PAN – AM, poi, abbandonando la cloche, gli aerei ha cominciato a venderli. Il suo primo aereo lo vendette a Niki Lauda, campione di una intramontabile Ferrari.
Maro è il tipico giramondo, innamorato dell’amore, tante donne quanto le compagnie per cui ha volato, ha un sorriso ed uno sguardo disarmante. Ha 86 anni ed una nuova vita davanti.
3 anni fa, a Tenerife con amici, conosce Brigitte. Lei è incantevole. Viene da Monaco ed è di una bellezza dolce, seppur teutonica. Ma soprattutto è di una classe innata. Brigitte ha 77 anni, ama l’arte e l’antiquariato, una passione di famiglia, un’ottima famiglia bavarese. Ama L’Italia, in particolare la Toscana, come tutti i tedeschi ben istruiti, ha arredato con immenso gusto una casa all’Argentario.
Maro e Brigitte sono innamorati e l’altra sera, con loro e con i loro anfitrioni palermitani, Linda e Silvio, siamo andati, finalmente liberi da coprifuoco e restrizioni, a cena a Palermo. Li osservavo mentre tra un nerello mascalese, carciofi fritti, gamberi rossi di Mazara, tartare di tonno e mupe, ridevano felici. Li avevo conosciuti alcuni mesi fa nel locale di via Cerda di Linda e Silvio, un luogo che ristora l’anima oltre che gli appetiti. Eravamo seduti con loro ad un tavolo sociale, loro erano in vacanza a Palermo.
Oggi si sono trasferiti qui, nella città del Basile, degli arabi e dei normanni, come il loro conterraneo Federico, lo Stupor Mundi. Si amano con profonda tenerezza e si sono innamorati di questa nostra bellissima e martoriata città. Magari non si potranno dare appuntamento sulla terrazza del 102esimo piano dell’Empire State Building , come Cary Grant e Debora Kerr in “An affair to remember”, ma Palermo li ha stregati come New York e si sono trasferiti qui. Hanno preso casa sullo stesso pianerottolo in via Roma di Linda e Silvio. E qui si vogliono sposare e vivere un’altra vita. L’ennesima.
Gli sguardi, le carezze, il prendersi le mani, il sorridersi, il gioire di un gamberone marinato o del desiderio di uno zabaione fatto e servito al momento. Il calore e l’accoglienza, in cui i palermitani sono campioni del mondo senza uguali, effondono il sentimento autentico e puro dell’amore.
Questa cena con Brigitte e Maro me la ricorderò a lungo. Questa Palermo è spesso infelice, ma per farla risorgere ci vuole solo una ricetta. Un Amore splendido.