SIRACUSA – Un’applicazione per segnalare, anche attraverso il proprio cellulare, l’emissione di sostanze odorigene in atmosfera nel quadrilatero industriale aretuseo. Si tratta del “Nose” una App appositamente realizzata dal CNR (Centro Nazionale delle Ricerche) e dall’ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) Sicilia per i principali sistemi operativi di smarthphone e tablet con la quale i cittadini potranno segnalare, in maniera efficace e puntuale, gli odori ed i miasmi che fino ad oggi venivano comunicati attraverso telefonate ed e-mail ai Comuni, al Comando provinciale VVF, ed alla Prefettura o sulla pagina Facebook “Segnala la Puzza”.
L’obiettivo dell’App è quello di identificare l’origine delle molestie olfattive registrate nelle Aree ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (Aerca). La messa a punto delle attività riguarderà inizialmente l’Aerca della provincia di Siracusa, con applicazione successiva alla provincia di Caltanissetta e del comprensorio del Mela, rendendo in questo modo operativa la “Rete regionale di rilevamento delle molestie olfattive nelle Aerca” della Regione Siciliana.
In presenza di una molestia olfattiva il cittadino potrà indicare il tipo di odore percepito, la sua intensità e il disturbo che ne consegue. Sarà inoltre possibile fornire discrezionalmente altri dettagli nel campo di testo previsto nell’App. Ciascun cittadino potrà inviare segnalazioni ogni due ore. Per rendere operativa questa azione, ossia per attivare la App sul proprio smartphone, è sufficiente che l’utente si registri al servizio col proprio numero di cellulare, a cui verrà inviato via sms un codice per confermare l’attivazione. Tutte le segnalazioni ricevute saranno registrate su un database georeferenziato visualizzabile dagli utenti sulla App stessa.
I dati aggregati per Comune saranno disponibili a partire dalle ore 7.00 del giorno successivo alla segnalazione. La App Nose può essere utilizzata direttamente e gratuitamente dai cittadini e scaricata all’indirizzo nose-cnr.arpa.sicilia.it, previa registrazione.
Le fasi successive prevedono l’acquisizione, da parte di ARPA Sicilia, dei campionatori automatici da installare nei punti più critici identificati dalle segnalazioni dei cattivi odori, e geolocalizzati attraverso la App. I campioni di aria raccolti saranno poi analizzati attraverso tecniche di olfattometria dinamica, presso l’Università di Catania, e analisi chimiche, presso i laboratori di ARPA Sicilia e dell’Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali (CNR-IPCB) di Catania.
Il progetto è stato finanziato dalla Regione Siciliana che ha stanziato per l’AERCA aretusea 50 mila euro per lo sviluppo e la gestione dell’applicazione e 350 mila euro per i percettori delle sostanze odorigene e per l’analisi dei dati.
L’associazione Decontaminazione Sicilia ha dichiarato che per avere la certezza delle fonti inquinanti sarebbe più utile effettuare dei controlli h24, gestiti da terzi, sulle emissioni delle industrie per 365 giorni all’anno invece degli attuali controlli quadrimestrali, per un totale di 24 ore in un anno.