PALERMO – Oggi e domani, nei locali del Museo Picasso di Barcellona si riunirà l’Assemblea generale delle Città europee contro il razzismo (Eccar, European coalition of cities against racism), parte della coalizione internazionale delle Città inclusive e sostenibili (International coalition of inclusive and sustainable cities, Iccar).
Si tratta di un organismo mondiale promosso dall’Unesco nel dicembre 2004 e articolato per continenti, nato con l’obiettivo di costituire una rete di centri interessati a scambiare esperienze e migliorare le proprie politiche nella lotta contro il razzismo, la discriminazione, l’omofobia e l’esclusione sociale. Verranno presentate le nuove città candidate e ne verrà votata l’ammissione: oltre a Palermo, si candidano le tedesche Hagen, Aquisgrana e Münster, Molenbeek (Belgio), Nizza (Francia) e Göteborg (Svezia).
“La candidatura di Palermo – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando – verrà sostenuta a Barcellona dall’assessore comunale alle Culture, Adham Darawsha e dal direttore di Fondazione Unesco Sicilia, Aurelio Angelini. Questa candidatura è il naturale sbocco di un percorso avviato negli anni e il frutto di sensibilità, valori e un lavoro condiviso che a Palermo coinvolge cittadini, istituzioni e società civile”.
Durante le due giornate di lavori, si discuterà di minori non accompagnati, di monitoraggio e controllo degli atti contro la persona, di sostegno alle vittime di atti razzisti, ma anche di politiche sociali sul territorio, del ruolo strategico delle autorità locali, di monitoraggio delle imprese e di nuovi modelli educativi e inclusivi delle pubbliche istituzioni.
In Italia già otto città fanno parte della rete: Santa Maria Capua Vetere, Pescara, Roma, Firenze, Campi Bisenzio, Pianoro, San Lazzaro di Savena e Bologna (capofila).