Carissimo Direttore Raffaella Tregua,
Le scrivo perché vorrei condividere con Lei e con i suoi lettori una delle più belle esperienze umane che abbia mai avuto. Ho da poco affrontato un piccolo ma delicato intervento chirurgico al quale mi sono sottoposto al Policlinico di Catania, contrariamente a quanto avrebbero desiderato parenti e amici che volevano mandarmi a Milano. Di per sé, questa potrebbe non sembrare una notizia degna di nota, il Policlinico, ma anche tutti gli altri ospedali siciliani eseguono interventi chirurgici H24 e non hanno bisogno del mio endorsement. Tuttavia, credo di avere l’esperienza, maturata in tanti anni di attività lavorativa in giro per quasi tutto il mondo, per poter valutare quanto ho vissuto durante la mia permanenza al Policlinico di Catania.
Ho conosciuto una equipe di professionisti, brillante, professionalmente eccellente ed umanamente sensibile. Il reparto di Chirurgia Generale II, diretto dalla dottoressa Rosalia Latino, ad indirizzo laparoscopico del Policlinico, posso dire con assoluta certezza essere una delle eccellenze della nostra Isola ed il lavoro fatto da tutta l’equipe, operandomi in maniera impeccabile, dimostra che abbiamo professionisti capaci anche in quest’Isola che spesso sembra abbandonata a se stessa. Tutto normale? No, non è normale! La sanità in Sicilia è un settore delicato e chiunque si cimenti nel tentativo di modificare determinati equilibri rimane bruciato o peggio. E per ciò, non è scontato trovare eccellenze in settori particolari come la chirurgia generale, per anni abbandonata a se stessa.
Aggiungo anche che nei giorni in cui sono stato ricoverato, sempre la stessa equipe ha salvato due vite: quella di un uomo giunto nottetempo da una nota struttura sanitaria privata catanese, con un buco nell’intestino procurato da un esame colonoscopico mal condotto e quella di un altro uomo con problemi importanti all’intestino, anch’essi risolti brillantemente.
Ecco perché alla luce di ciò che ho visto e di ciò che ho vissuto sulla mia pelle come normalissimo paziente che ha scelto di aspettare, consapevolmente, le liste d’attesa previste dal SSN e senza usufruire del servizio di intramoenia, ho deciso di scriverle perché ogni tanto non sono solo le cose brutte a fare notizia. Bisogna far sentire la propria voce ai politici siciliani: le eccellenze vanno tutelate, curate e fatte crescere. Non facciamo che quei pochi medici bravi rimasti scappino a Dubai.
Con stima, Giuseppe Spadafora
Catania 12 Luglio 2024