Dalla scoperta del Satiro di Mazara del Vallo alla nave di Marausa, dal relitto di Cala Minnola a Levanzo alla scoperta del luogo dove si svolse nel 241 a.C. la Battaglia delle Egadi. Il tratto più affascinante della vita di archeologo e di ricercatore di Sebastiano Tusa è ricostruito in una mostra che si aprirà domani all’Arsenale della Marina Regia di Palermo.
All’inaugurazione interverranno il presidente della Regione, Nello Musumeci, e Alberto Samonà che alla guida dell’assessorato regionale ai Beni culturali ha sostituito Tusa, morto il 10 marzo 2019 nel disastro aereo di Addis Abeba. Nei giorni scorsi i resti dell’archeologo sono stati inumati nella chiesa di San Domenico, il Pantheon dei siciliani illustri.
Ora la moglie Valeria Li Vigni, che dirige la Sovrintendenza del mare creata proprio dal marito, ha promosso un’esposizione che ripercorre la carriera di Tusa con un percorso per immagini, testi, oggetti personali, reperti, documentari e installazioni multimediali. Immagini e reperti raccontano l’uomo e le sue intuizioni che hanno dato un grande contributo all’archeologia subacquea in Sicilia.
Oltre alle scoperte nei fondali siciliani Tusa si impegnato nella creazione di una banca dati dei siti archeologici sommersi, nella creazione degli itinerari culturali subacquei, negli studi in campo etno-antropologico legato ai mestieri e ai riti del mare.